di MANUELA IORIO Sempre più incertezza per le sorti dello Zuccherificio del Molise. «Si lavora per emergenze – dicono dai sindacati – e non c’è programmazione per il futuro». E l’ultima emergenza in ordine di tempo, una delle tante, è legata alla sorte di 16 lavoratori in esubero e in distacco presso la New Co, che stando all’accordo dell’ottobre del 2012 dovevano essere riassorbiti dall’azienda. In questo anno e mezzo, fatto di alcuni mesi di cassa integrazione e di continui rinnovi del distacco, i dipendenti hanno continuato a lavorare in fabbrica. Ma ora in vista c’è l’ultima scadenza, quella del 30 aprile e se la politica non prende una decisione dal primo maggio i 16 operai saranno messi in mobilità, dunque licenziati. «E’ sufficiente che la Regione Molise e gli amministratori dello Zuccherificio si riuniscano e mettano una firma su un pezzo di carta» scrive in una nota il comitato dei lavoratori. «Alzatevi dalle sedie e girate il Molise per capire i molti drammi che vivono i molisani non fatevi vedere solo in campagna elettorale» affermano ancora i lavoratori riferendosi agli amministratori regionali. E proprio su questa scia anche Antonio Di Lisio, Rsu della Cgil invita a una programmazione seria e a lungo termine per rilanciare davvero lo Zuccherificio di Termoli. «Basta far politica e basta primarie, bisogna pensare ai problemi della regione» tuona il sindacalista. Per questo è stato chiesto ancora una volta con insistenza un incontro in regione. E da oggi in fabbrica è partito anche lo stato di agitazione. Il tutto mentre sullo sfondo c’è ancora da risolvere il problema del bilancio da mettere in pareggio e dell’accordo con i bieticoltori che non hanno ancora rinunciato ai soldi che gli spettano.
Zuccherificio: 16 lavoratori rischiano il licenziamento dal primo maggio
