di FABRIZIO OCCHIONERO Si vota in anticipo a San Martino in Pensilis dove il sindaco rieletto nel 2012, Vittorino Facciolla, ha optato per lo scranno in Consiglio regionale. Nel Comune della carrese questa volta il centrosinistra potrebbe scendere in campo diviso dopo la spaccatura tra l’area che fa riferimento all’assessore regionale e quella legata al consigliere Francesco Totaro. Gli uscenti puntano sulla continuinità con Massimo Caravatta che ha traghettato l’amministrazione. <<Vogliamo continuare l’impegno di questi anni – ha affermato il sindaco in carica che precisa << siamo aperti al confronto, nulla è deciso e più che di persone stiamo parlando di programmi>>. Secondo il consigliere Totaro almomento non ci sono le condizioni per una lista unitaria e, di fatto, si correrà da soli con una squadra incentrata sul rinnovamento e sui giovani che avrà il simbolo del Partito Democratico. In lizza ci sarà per la seconda volta il consigliere di minoranza uscente, Gianni Di Matteo con la lista civica San Martino Libera. <<Il nostro gruppo – ha spiegato – è cresciuto sulla scorta del lavoro fatto in questi anni>>. In paese non ci sarà una lista del Movimento Cinque Stelle che – come evidenziato dal referente, Antonio Raimondo – resterà sopra le parti con un atteggiamento sia critico che propositivo.
Diverse le incognite a Campomarino dove il sindaco uscente, Gianfranco Cammilleri non ha ancora sciolto la riserva sulla sua possibile ricandidatura. La maggioranza considera comunque un discorso di continuità. C’è poi il tandem tra il consigliere di opposizione del Pd, Vincenzo Cordisco e il consigliere Alessandro Di Labbio di Progetto Molise che da tempo ha preso le distanze dall’amministrazione. Un discorso unitario di critica per mettere in piedi – come da loro affermato – un ‘Patto per Campomarino’. Il capolista si deve ancora valutare. Ha invece ufficializzato la candidatura Antonio Saburro, di area centrodestra e vicino all’ex assessore Luigi Velardi. Un nome sul quale non è più confluito il capogruppo di opposizione, Marcello Catena. Tra le incognite ci sono anche dei movimenti civici che non hanno ancora preso posizione. E in uno scenario in evoluzione non si esclude la candidatura di una donna.



