di ENZO DI GAETANO Auditorium pieno all’inverosimile per l’appuntamento con Gino Paoli, uno dei cantautori che hanno fatto la storia della canzone italiana. Ad accompagnare il grande artista il pianista Danilo Rea, anche lui una delle migliori espressioni dell’attuale musica italiana.
Due grandi, Gino Paoli e Danilo Rea, che hanno incentato i settecento e più spettatori, provenienti da tutto il Molise che hanno voluto presenziare a una serata di così alto interesse artistico.
Gino Paoli con il Cielo in una stanza, C’era una volta una gatta e tanti brani di grandi cantautori italiani ha stregato la platea che ha risposto con applausi continui e sempre più calorosi, a dimostrazione che l’auditorium di Isernia, tanto bistrattato e tanto criticato, almeno una cosa riesce a farla: attirare in Molise, grazie alla sua grandezza e perfezione acustica, tanti tra i migliori interpreti della musica e della canzone italiana. Dopo le tre repliche del Tratturo e della Bella e la bestia, le due di Gigi D’Alessio e il concerto di Gino Paoli, si può ben dire che un suo ruolo nel mondo italiano della musica l’auditorium di Isernia se lo sta guadagnando, anche come apripista per i concerti zero, ovvero le anteprime nazionali.
Ma per Gino Paoli un ringraziamento i molisani lo devono a Simone Sala, il giovane pianista molisano, che è stato il vero organizzatore e l’anima della riuscitissima serata di musica isernina.
Insieme ad altri tre artisti molisani: la bravissima ed eclettica Ilaria Bucci, con la sua voce afroamericana, e i chitarristi Gillan Capra e Daniele Cordisco, Sala ha aperto la serata scaldando a dovere il pubblico.
Isernia, Gino Paoli strega l’auditorium
