Luigi Brasiello, sindaco di Isernia, è partito all’attacco di Frattura e della sua giunta. Casus belli l’assenza ingiustificata, sia del presidente dell’esecutivo regionale, sia dell’assessore Facciolla, a un dibattito sulle risorse agroalimentari della provincia di Isernia, organizzato al castello pignatelli di Monteroduni. L’assenza di Frattura e Facciolla dimostra, ha detto Brasiello, il totale disinteresse della giunta regionale per la nostra provincia, umiliata e offesa da una simile noncuranza. Ma, probabilmente, l’incidente di monteroduni si è trasformato in vero e proporio casus belli tra la regione e la provincia di isernia anche per altre ragioni. Ragioni squisitamente politiche, che traggono origine da due cause. La prima è l’assoluta inadeguatezza della rappresentanza politica offerta dalla legge elettorale regionale. Si pensi che, pur rappresentanto la provincia di Isernia un terzo di territorio e popolazione regionale, su 21 consiglieri regionali, ha solo tre rappresentanti e fino al reintegro di Iorio, due. In pratica un decimo, invece di un terzo.
La seconda ragione è il timore che la provincia di Isernia possa perdere l’unico suo rappresentante in giunta, Scarabeo, la cui permanenza è stata messa in discussione.
A questo proposito, i consiglieri comunali di Isernia di Tutti, la lista civica di Brasiello, hanno presentato un ordine del giorno in cui chiedono la revisione urgente della legge elettorale regionale. E Brasiello, annusata l’aria di rivolta e di sdegno che parte dalla provincia di isernia nei confronti della regione ha deciso di cavalcare la tigre, chiedendo maggiori garanzie di rappresentatività per tutto il territorio Pentro.
Brasiello contro il governatore Frattura: La Regione ci trascura
