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venerdì, Aprile 26, 2024

Termoli. Gli alleati in “rivolta” contro il Partito Democratico

AperturaTermoli. Gli alleati in “rivolta” contro il Partito Democratico

di PASQUALE DI BELLO

Le primarie del centrosinistra, oggetto di continui rinvii, stanno generando forti malumori all’interno del centrosinistra. Le difficoltà del PD a fare sintesi su di una sola candidatura potrebbe determinare la rottura della coalizione.

“Sabato non scade solo il termine di presentazione dei candidati alle primarie. Scade anche quello della nostra pazienza”. A dirlo, a chiare lettere, è Simone Coscia, candidato già da qualche settimana alle fantomatiche primarie del centrosinistra. Perché tali sono, più simili a fantasmi che a viventi, le primarie che il PD sta trascinando alla ricerca di una quadratura del cerchio sia per la cittadina adriatica sia per il comune di Campobasso. In entrambe le realtà è in atto da giorni una melina che sta alla chiarezza come il Faemino sta al caffè vero. La realtà, come abbiamo già scritto, è che i cappellai regionali vorrebbero mettere la loro coppola su entrambi i comuni e in tal senso le stanno provando tutte. In questa chiave va letta la proroga che ha allungato il brodo sino a sabato prossimo. Quello che è cambiato è che gli alleati per un po’ hanno atteso e poi hanno sbottato. Anche Antonio Di Pietro, nel corso della presentazione della candidatura di Antonio D’Ambrosio, lanciato dall’Idv come indipendente alla corsa delle primarie, ha incalzato gli alleati a darsi una mossa. Lo ha fatto a suo modo, parlando in gregoriano, ma l’ha fatto capire. Come lo ha fatto capire, questa volta dall’interno dello stesso PD, il presidente regionale del partito, l’onorevole Laura Venittelli. Se poi a questo aggiungiamo quella che è diventata una vera e propria leggenda metropolitana, cioè la costituzione di una nuova Giunta regionale, diventa facile il gioco di parole e attribuire alla sigla dei democratici, PD, il significato di Partito Disastro e, in taluni casi, in Partito Dinosauro. Ci pare, quest’ultimo, il caso del senatore Augusto Massa che ha già annunciato la propria candidatura per le primarie, se primarie ci saranno. Ora, al netto del giudizio personale e politico sul candidato, e detto per inciso che l’interessato è persona degnissima, quella di Massa è a tutti gli effetti una candidatura giurassica, specie in un clima di rottamazione spinta come quello che regna nel PD di Renzi.

Allora che fare? Di fronte al balbettio dei democratici ed allo zagaglio regionale è iniziato il ribollio degli alleati. Per ora è solo un borbottio sordo, ma lo è in crescendo. Il vulcano potrebbe esplodere e i partner di oggi, domani potrebbero fare che vanno oltre il Partito democratico.

 

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