Cinque anni fa il maresciallo dei carabinieri di Termoli Salvatore Giannino era stato arrestato su ordine della Procura di Larino perchè durante una perquisizione nella sua abitazione erano stati trovati nascosti in giaridno due fucili, di cui una carabina ad aria compressa. Armi sequestrate ad alcuni rapinatori che non erano state distrutte, così come invece dichiarato da falsi documenti. Solo per uno dei due fucili il maresciallo era stato condannato a 1 anno e 8 mesi. Oggi nel processo stralciato che riguardava invece il ritrovamento della carabina, il militare è stato assolto per non aver commesso il fatto con la formula del rito abbreviato. I difensori Mileti e Romanazzi, ora, sulla base di questa sentenza hanno intenzione di chiedere la revisione del primo processo.
Fucili clandestini in casa: dopo la condanna arriva l’assoluzione per un maresciallo
