La battaglia si gioca tutta sulla competitività, per uno Zuccherificio che per sopravvivere deve raggiungere l’efficienza agricola e quella industriale per non perdere fette di mercato ora che nel 2017 scadranno le quote zucchero, i sussidi europei a garanzia del settore. Il monito lanciato a Isernia dall’ex ministro, Paolo De Castro, è stato chiaro: bisogna lavorare tutti insieme per riuscire a mantenere uno stabilimento al sud ed evitare la chiusura schiacciati dalle realtà più organizzate e virtuose del nord Europa.
Un pericolo reale per lo Zuccherificio del Molise, ancora alle prese con i pagamenti ai bieticoltori per la campagna 2013, con il piano industriale per la prossima stagione e la vendita della fabbrica, dopo che per tre volte nessuno ha risposto al bando.
Intanto, in azienda si è svolto l’incontro decisivo con le associazioni di categoria che hanno ricevuto dai bieticoltori il mandato per trovare un’intesa sul saldo e per chiedere garanzie anche sul possibile recupero dei cinque euro e dieci centesimi a tonnellata ora scontati per consentire, di fatto, anche di approvare il Bilancio.
Al tavolo erano presenti il manager Alfieri, il procuratore speciale Nicola Baranello, l’assessore regionale all’agricoltura, Vittorino Facciolla e il delegato per la Regione Puglia, Nicola Tedone.
C’è accordo per il pagamento del saldo ma è stata chiesta una garanzia attraverso il pegno dello zucchero e di altri prodotti per assicurare le rate secondo il calendario previsto fino a giugno.
Si è parlato anche della prossima campagna, c’è la volontà di farla e non sono state escluse anche le semine primaverili. Le varie proposte saranno valutate dal Consiglio di amministrazione e nei prossimi giorni si conosceranno le decisioni.


