La tragedia si è verificata sulla statale 85 Venafrana. Don Gaetano Iaderosa, 69 anni, sacerdote di Marcianise, titolare della parrocchia di San Simeone, probabilmente ha perso il controllo della sua Skoda Octavia station wagon a causa di un malore. Poco dopo il bivio di Sant’Agapito la sua auto è finita nella cunetta ed è andata dritta per un centinaio di metri, fino a schiantarsi contro una casa disabitata. Per il parroco non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. Gravemente ferite le quattro persone che viaggiavano in macchina con lui, tre ragazzi e una ragazza – di età compresa tra i 13 e i 20 anni – che frequentavano la sua parrocchia. Da quanto si è appreso erano andati in pellegrinaggio al santuario di Castelpetroso. Il loro parroco – don Gaetano – conosceva bene questa zona: devoto alla Madonna dell’Addolorata, aveva infatti comprato e ristrutturato una casa a Indiprete. Sulla via del ritorno, purtroppo, è accaduto l’irreparabile. L’auto del sacerdote – hanno raccontato alcuni componenti della comitiva che viaggiavano su un’altra macchina – è finita fuori strada, senza alcun controllo. Nessun tentativo di frenata o di sterzata. Niente di niente. Per questo si pensa che al momento del terribile impatto contro il muro dell’abitazione il prete non fosse cosciente. I rilievi effettuati dalla Polizia stradale di Isernia – sul posto insieme ai Vigili del fuoco – dovrebbero essere utili per chiarire definitivamente le cause dell’incidente. Nel frattempo resta alta la preoccupazione per i ragazzi che viaggiavano in macchina con il parroco, in un primo momento tutti trasportati dal personale del 118 all’ospedale di Isernia. Al Veneziale non sono mancati i problemi: la tac è guasta, ha riferito Lucio Pastore, primario facente funzioni del pronto soccorso. Successivamente i quattro feriti sono stati trasferiti al Cardarelli di Campobasso. Le loro condizioni sono definite serie. La prognosi è riservata, ma non sarebbero in pericolo imminente di vita.
Servizio 118, si attende sentenza Tar su ricorso contro bando
Ancora due settimane, poi gli operatori del 118 lasceranno spente le ambulanze, in attesa …