Elezioni comunali di Campobasso, sulle candidature ancora tanta confusione, pochi i nomi certi.
E’ questo il quadro politico a poco più di due mesi dal voto.
Il centrosinistra ha finalmente ufficializzato la data delle primarie, che si svolgeranno il 30 marzo, mentre il centrodestra è ancora alla ricerca di un accordo sul metodo da seguire per la scelta del candidato.
Quattro i gazebo che saranno allestiti in altrettanti punti della città, mentre le candidature dovranno essere presentate entro le ore 20 del 18 marzo. A scendere subito in campo è Bibiana Chierchia che ha annunciato l’avvio della raccolta delle duecento firme necessarie per partecipare alle primarie. Altri candidati alla consultazione elettorale del centrosinistra saranno sicuramente Antonio Battista e Augusto Massa, consiglieri comunali del Pd.
Chi invece ha già scelto il proprio candidato alla carica di sindaco è il Movimento 5 Stelle che, al termine dell’assemblea regionale dei grandi elettori, ha scelto l’avvocato di 36 anni Roberto Gravina.
Il movimento Costruire democrazia, nel corso dell’ultima assemblea, ha deciso che sarà presente alle elezioni ma è da stabilire ancora in che modo, se con un proprio candidato.
Nell’area riconducibile al centrodestra confermata già da oltre un mese la candidatura del giornalista Pino Saluppo, al momento sostenuto da tre liste civiche.
E’ invece di queste ore la polemica tutta interna in Forza Italia tra la base del partito ed il commissario Gianfranco Rotondi.
Ad innescare la miccia l’annuncio, dello stesso Rotondi, di voler riconfermare la candidatura del sindaco uscente, Gino Di Bartolomeo senza passare per le primarie, richieste invece e gran voce da tutti gli esponenti del partito, in testa l’ex presidente della Regione Michele Iorio.
La decisione del commissario di voler puntare ancora sul sindaco uscente ha provocato la dura reazione di molti esponenti locali del partito, tra cui il consigliere regionale Nicola Cavaliere e quello provinciale Maurizio Tiberio che hanno annunciato l’autosospensione del partito qualora Rotondi non dovesse tornare sui propri passi. La stessa decisione la starebbero assumendo molti altri dirigenti del partito.
Polemiche anche dal resto della coalizione, che sollecita le primarie come strumento democratico per la scelta del candidato sindaco della città capoluogo.
Anche il senatore del nuovo centrodestra, Ulisse Di Giacomo ha preso posizione sulla vicenda, rilanciando con forza le primarie per Campobasso e Termoli.
Resta da vedere cosa deciderà di fare Rotondi. Sa benissimo che se non dovesse tornare sui propri passi si profilerebbe una pericolosa scissione all’interno del neonato partito. Non solo: metterebbe a rischio il risultato elettorale sul centro più importante della regione.




