Prime riassunzioni alla Protezione civile. Dei 218 dipendenti torneranno al lavoro 100. I sindacati hanno infatti sottoscritto l’accordo, transitorio, che consente la riassunzione di una parte dei lavoratori licenziati e dunque di riprendere le attività dell’Agenzia, letteralmente paralizzate a causa del licenziamento, progressivo e completo, di tutto il personale che era stato assunto attraverso il cosiddetto concorsone.
L’intesa è giunta al termine del tavolo sindacale che si è svolto nella sede dell’Agenzia, alla presenza del direttore generale, Emidio Mastronardi e del consigliere delegato, Salvatore Ciocca.
Si tratta di un primo passo, hanno detto i sindacati per risolvere una vertenza che va risolta in via definitiva ma per tutti i dipendenti. Ma per farlo occorrono le risorse. Le organizzazioni sindacali sono tornate nuovamente a sollecitare la delegazione parlamentare affinché venga portata al 4% la percentuale, prevista dalla delibera Cipe per la ricostruzione e destinata proprio al pagamento dei tecnici e del personale impiegato per la ricostruzione post-terremoto.
Ma i nodi da sciogliere sono ancora molti, a partire dai lavoratori che appartengono alla categoria protetta, passando per i 43 dipendenti che attualmente non beneficiano si ammortizzatori sociali e dunque sono senza reddito.
Su questo punto i sindacati hanno chiesto la convocazione di un nuovo tavolo, perché, hanno detto a chiare lettere, nessuno resti indietro, nessuno resti fuori dall’accordo con la Regione.
Al momento, dunque solo in cento rientreranno sul posto di lavoro. I sindacati hanno chiesto che venga seguita la graduatoria, secondo un criterio di equità.
Le riassunzioni scatteranno il primo marzo.