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venerdì, Marzo 29, 2024

Scricchiola il centrosinistra. Lattanzio e Cotugno puntano i piedi

AperturaScricchiola il centrosinistra. Lattanzio e Cotugno puntano i piedi

di PASQUALE DI BELLO

Maggioranza in fibrillazione. All’annunciata verifica politica successiva alle primarie del PD, si aggiungono i malumori di Lattanzio e Cotugno. La prima lascia l’Udeur e approda la Gruppo misto. Il secondo torna a rivendicare con forza una rappresentanza in Giunta.

Al termine di un Consiglio regionale la cui utilità nessuno ha compreso, il dato che resta è il sostanziale scricchiolio della maggioranza di centrosinistra con i consiglieri Lattanzio e Cotugno che puntano i piedi. A dire il vero, la prima più che puntarli li muove e se ne va dal partito di Mastella per approdare nel gruppo misto. La convivenza tra lei e Vincenzo Niro non è mai stata semplice, anzi si è sviluppata a colpi di carte e carte da bollo sino ad arrivare all’epilogo finale della separazione. Nunzia Lattanzio ha infatti ufficializzato il divorzio con l’Udeur e la propria iscrizione al Gruppo misto del Consiglio regionale e ha chiosato: “Mi riservo di valutare di volta in volta i provvedimenti che approderanno in alula”. Cosa che, tradotta, significa: scordatevi che il mio voto a favore della maggioranza sia scontato.

Dall’altro lato, a far scricchiolare l’edificio della maggioranza c’è Vincenzo Cotugno, consigliere di Rialzati Molise, il movimento politico più penalizzato dell’intero centrosinistra. Pur essendo la seconda forza della coalizione dopo il PD, la formazione centrista è rimasta a bocca asciutta dal riparto delle cariche istituzionali. Nessuna visibilità, se si esclude la corbelleria dei consiglieri delegati che ha portato allo stesso Cotugno la delega farlocca della Programmazione. In realtà i consiglieri delegati sono figure inventate di sana pianta e senza alcun reale potere. Insomma, una sorta di Valium istituzionale per tranquillizzare i consiglieri recalcitranti. Cotugno, se non lo farà frattura nel corso della annunciata verifica politica, porrà a questo punto con forza il tema della rappresentanza istituzionale. Probabilissima la staffetta in Giunta tra lui e Massimiliano Scarabeo. Dopo le primarie del PD, che hanno visto prevalere l’asse Frattura – Fanelli, potrebbe essere proprio l’assessore venafrano a saltare. Al suo posto, con Cotugno, Venafro però manterrebbe la posizione.

I prossimi giorni ci diranno quanto questi scricchiolii possano trasformarsi in crepe nell’edificio della maggioranza che, al momento, di sinistra, anzi di “sinistro”, ha solo questi inquietanti rumori di assi e di travi che si sfasciano.

 

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