La sanità chiede alla politica fatti e meno parole: azioni, interventi ma soprattutto razionalizzazione senza tagli indiscriminati, eliminando gli sprechi, ma non il diritto del cittadino ad avere prestazioni efficaci, servizi efficienti e rapidi, assistenza su tutto il territorio.
L’Ordine dei Medici di Campobasso è intervenuto sul Piano sanitario regionale organizzando un convegno aperto anche ai molisani, cui è stato chiesto di esprimere, nei giorni scorsi, attraverso questionari, una opinione sulla sanità. “Non vogliamo però entrare nel merito- ha precisato il presidente Gennaro Barone-, ma come ordine ci sentiamo in dovere di tutelare i diritti dei pazienti. La sanità deve essere equa, sostenibile e fruibile da parte di tutti. Ma ovviamente bisogna valutare le risorse a disposizione che devono essere razionalizzate e non razionate”.Un dato per tutti potrebbe essere quello della specialistica ambulatoriale a diretta gestione che, si è detto durante l’incontro, spende solo il 9% dei 73 milioni di euro destinati al settore mentre la parte del leone la fa la specialistica esterna, che si aggiudica il 91% delle risorse. Ma si potrebbe parlare anche dei 262 posti letto in più rispetto alla media nazionale, o della degenza ospedaliera pre operatoria che resta molto alta, il 31% di ricoveri in più rispetto alla media nazionale. Il Molise spende più del 53% del suo bilancio sanitario per l’assistenza ospedaliera mentre il piano sanitario nazionale prevede il 44%. I numeri quindi denunciano che razionalizzare si deve e si può ma la politica deve agire, e in fretta. “Le risorse ci sono, vanno individuate e sfruttate al meglio- ha detto Barone-. Le sforbiciate degli anni scorsi hanno rappresentato un taglio notevole all’accesso a determinate prestazioni”.
MarMar



