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martedì, Aprile 30, 2024

Scuole sicure, il caso approda al Consiglio comunale di Campobasso

AperturaScuole sicure, il caso approda al Consiglio comunale di Campobasso

di ANNA MARIA DI MATTEO

Torna l’allarme dopo la scossa di terremoto di lunedì scorso. Il consigliere del Pd Battista sollecita l’amministrazione comunale a fare chiarezza su un problema che investe migliaia di studenti. Presentata una mozione.

Torna di stretta attualità il problema della sicurezza degli edifici scolastici di Campobasso. Le ultime scosse di terremoto, quelle del 29 dicembre e del 20 gennaio, hanno fatto scattare nuovamente l’allarme sicurezza. E mentre dai sopralluoghi, già eseguiti dai tecnici sugli edifici scolastici non sono emerse particolari criticità, tra i genitori degli alunni e  degli studenti della città la preoccupazione resta, nonostante le rassicurazioni del sindaco Di Bartolomeo.

Preoccupazioni raccolte dal consigliere comunale del Pd, Antonio Battista che ha presentato una mozione sulla sicurezza della scuole. Il documento potrebbe approdare in Consiglio comunale già in occasione della prossime seduta.

L’esponente di opposizione ha chiesto che il sindaco relazioni al Consiglio sullo stato della sicurezza sismica degli edifici scolastici di proprietà comunale, procedendo in tempi rapidi alla consegna del Piano riferito alle condizioni in cui versano le scuole.

Non solo: è necessario, a giudizio di Battista  che venga consegnato al Consiglio lo studio ricognitivo sul quale pianificare gli investimenti della Regione per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.

Richieste ben precise, dettate dalla situazione di estrema incertezza che riguarda le scuole della città.

«Il Comune – ha ricordato il consigliere – si era dotato di uno strumento urbanistico generale che aveva tra le sue norme anche una microzonazione sismica che è rimasta in vigore ed applicata per tre anni.

Va inoltre ricordato che il Comune ha adottato provvedimenti di chiusura degli istituti scolastici di via Kennedy, di Sant’Antonio Abate e di alcuni del quartiere Cep senza che, ad oggi – ha aggiunto Battista – siano stati chiariti i motivi. L’attuale poca chiarezza e conoscenza degli atti e dello stato delle cose – ha concluso –  crea nelle famiglie allarme, tensione e preoccupazione».

Ed è proprio così, visto che in occasione della scossa di terremoto di lunedì scorso, molti genitori hanno preferito riportare i propri figli a casa, temendo per   la  loro incolumità.  E mai, come in casi come questo,  la chiarezza si rende assolutamente necessaria.

 

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