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Termoli – Emergenza abitativa: la minoranza chiede l’istituzione del fondo – sfratti

AttualitàTermoli - Emergenza abitativa: la minoranza chiede l'istituzione del fondo - sfratti

E’ stata presentata oggi la proposta di deliberazione da parte dei Consiglieri di Minoranza (primo firmatario Paolo Marinucci) che propone al Consiglio Comunale, relativamente al 2014, di destinare le relative disponibilità dell’art. 2 (10% del gettone di presenza)  della legge 3 agosto 1999 n. 265 ad un fondo a disposizione del settore Sociale per l’emergenza sfratti. Inoltre, invita il Sindaco e la Giunta Comunale a fare lo stesso.

Tale fondo andrebbe ad alimentare un capitolo di bilancio a sostegno del settore delle politiche sociali in modo da poter aiutare persone che in questo momento vivono una situazione di disagio forte come la perdita dell’abitazione;  esso è pensato nella logica “rotativa” e della “responsabilità”, quindi chi otterrà il sostegno dovrà impegnarsi a restituirlo in tempi certi in modo che sia a servizio di altri che si possano trovare in una situazione simile.

 

Una famiglia italiana su cinquanta è sotto sfratto. E la maggior parte delle famiglie che rischiano di perdere l’alloggio non vive nelle grandi città, bensì in provincia. I dati sono contenuti in una nuova rielaborazione del Viminale e si riferiscono alle sentenze di sfratto del 2011, in totale 63.846. La stragrande maggioranza (87%) per morosità, ovvero per mancato pagamento dell’affitto; soltanto l’11,7% per finita locazione e l’1,3% perché il proprietario rivendica l’uso dell’abitazione.

La costituzione di tale fondo per l’emergenza abitativa deve essere visto come un gesto di solidarietà e di vicinanza verso i più deboli – in quanto comunità –  e non come atto di populismo. Quindi, destinando parte della propria indennità, il 10%, mensile, ad un fondo di garanzia per supportare quanti vivono situazioni di sfratto esecutivo. Il fondo rotativo, gestito dalle politiche sociali, ha come obiettivo quello di sostenere le famiglie che, sempre più spesso, a causa di difficoltà economiche, perdono la propria abitazione. L’iniziativa, lungi dal fare inutili populismi, vuole essere segno di uno stile di prossimità e di vicinanza, con fatti concreti e non con le parole, a chi si trova in difficoltà in un’ottica di condivisione e di messa a disposizione delle risorse.

Al PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
e, p.c. Al SINDACO
COMUNE DI TERMOLI
-SEDE-

Termoli, 20 gennaio 2014

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE – CONSIGLIO COMUNALE DI TERMOLI (CB)

 Oggetto: “EMERGENZA ABITAZIONE – FONDO SFRATTO”.

PREMESSO CHE il Ministero dell’Interno con Decreto 4 aprile 2000, n.119 – Regolamento recante norme per la determinazione della misura dell’indennità di funzione e dei gettoni di presenza per gli amministratori locali, a norma dell’articolo 23 della legge 3 agosto 1999, n. 265 – nell’allegato Tabella A (pag. 6 – abitanti da 30.001 a 250.000) con le relative disponibilità dell’art. 2 (10%) del suddetto decreto compone un gettone di presenza di € 39,77;
CONSIDERATO le disposizioni di cui all’art. 5 del DL. 78/2010 convertito nella legge 122 del 30 luglio 2010 e il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;
CONSIDERATO CHE esiste la legge 12 novembre 2004, n. 269 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 settembre 2004, n. 240, recante misure per favorire l’accesso alla locazione da parte di conduttori in condizioni di disagio abitativo conseguente a provvedimenti esecutivi di rilascio, nonché integrazioni alla legge 9 dicembre 1998, n. 431 la quale prevede contributi per i Comuni e per i singoli cittadini relativamente a problematiche di sfratto;
CONSIDERATA la delibera di Consiglio Comunale n. 27 del 20.04.2008 – “Determinazione indennità di funzione e gettone di presenza anno 2008 agli amministratori comunali.”
CONSIDERATO CHE l’art. 5. Del Decreto su citato al comma 3 prevede:”Ai presidenti dei consigli di comuni superiori a 15.000 abitanti e’ corrisposta un’indennità mensile di funzione pari a quella degli assessori di comuni della stessa classe demografica.”;
SOTTOLINEATO CHE sono 68mila le famiglie che quest’anno vedranno recapitarsi un avviso di sfratto: nove su dieci per morosità. Anche l’Anci, a fine settembre, aveva rilanciato l’allarme: ‘’Le nostre città stanno vivendo una emergenza abitativa drammatica che si è venuta a creare e che si è consolidata per l’acuirsi della crisi economica e sociale, nonché per il riverbero che la crisi stessa ha avuto sulle politiche abitative’’;
SOTTOLINEATO CHE un’emergente tensione nel mercato degli affitti – evidenzia l’Atlante Censis della Domanda Immobiliare – è evidenziata dai numerosi casi di sfratto. Fra il 2008 e il 2011 gli sfratti eseguiti sono aumentati del 14,7% (da 24.959 a 28.641). Ancora più preoccupante è la dinamica dei provvedimenti emessi, aumentati nel triennio del 10%, e di quelli per morosità (da 41.008 a 55.543: +35,4%). Non va meglio per i pensionati. Il 15,6% degli anziani ultrasessantacinquenni che vivono da soli sono in affitto.
SOTTOLINEATO CHE una famiglia italiana su cinquanta è sotto sfratto. E la maggior parte delle famiglie che rischiano di perdere l’alloggio non vive nelle grandi città, bensì in provincia. I dati sono contenuti in una nuova rielaborazione del Viminale e si riferiscono alle sentenze di sfratto del 2011, in totale 63.846. La stragrande maggioranza (87%) per morosità, ovvero per mancato pagamento dell’affitto; soltanto l’11,7% per finita locazione e l’1,3% perché il proprietario rivendica l’uso dell’abitazione;
PRESO ATTO CHE la costituzione di un fondo per l’emergenza abitativa deve essere visto come un gesto di solidarietà e di vicinanza verso i più deboli – in quanto comunità –  e non come atto di populismo;
VISTO CHE la tale fondo andrebbe ad alimentare un capitolo di bilancio a sostegno del settore delle politiche sociali in modo che loro possano aiutare persone che in questo momento vivono una situazione di disagio forte come la perdita dell’abitazione;
CONSIDERATO CHE la tale fondo  è nella logica “rotativa” e della “responsabilità” quindi chi ottiene il sostegno dovrà impegnarsi a restituirlo in tempi certi in modo che sia a servizio di altri che si possano trovare in una situazione simile;
VALUTATO CHE tale fondo, nel 2014, potrebbe essere alimentato mensilmente mediante la devoluzione del 10% (quota art. 2 legge n. 265/1999) delle indennità complessive dei consiglieri comunali e del presidente del consiglio;
PRESO ATTO CHE a tale fondo e nella stessa logica potrebbero partecipare anche il Sindaco e i membri della Giunta Comunale;
CONSIDERATO che con le variazioni di cui sopra non viene alterato l’equilibrio di bilancio;

IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERMOLI DELIBERA

PARTE I

  • Alla costituzione di un fondo per l’emergenza abitativa – mediante l’istituzione di un capitolo di bilancio nuovo in entrata e uscita – alimentato mensilmente nel 2014 dal 10% delle indennità complessive dei consiglieri comunali e del presidente del consiglio;
  • Alla messa a disposizione di tale fondo al settore politiche a cui possono accedervi soltanto gli sfratti esecutivi, nella logica della rotazione e della responsabilità (quindi con restituzione);
  • Che tale fondo sia gestito con la normale funzionalità del settore politiche sociali verso situazioni di sfratto esecutivo e soprattutto di reale bisogno;

INOLTRE invita il Sindaco e la Giunta Comunale

Ad effettuare una riduzione del 10% anche sulle proprie indennità per contribuire al fondo per l’emergenza abitativa;

PARTE II

  • Di dare al presente atto, con votazione separata, immediata esecutività, ai sensi dell’art.134 del D. Lg.vo 267/2000.

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