12.3 C
Campobasso
martedì, Novembre 25, 2025

Ricostruzione, nuovi fondi per l’assistenza tecnica ma i 218 precari restano a rischio

AperturaRicostruzione, nuovi fondi per l'assistenza tecnica ma i 218 precari restano a rischio

di ANNA MARIA DI MATTEO

L’annuncio del governatore Frattura nel corso di una conferenza stampa. Il personale da utilizzare sarà individuato con selezione interna.Non ci sarà un nuovo concorso.

Tre milioni di euro: a tanto ammonta la somma ulteriore che il Governo metterà a disposizione del Molise per l’assistenza tecnica agli interventi per la ricostruzione post-terremoto. A darne notizia il presidente della Regione, Frattura che con il consigliere delegato alla Protezione Civile, Salvatore Ciocca, ha tenuto una conferenza stampa.

La somma stanziata va ad aggiungersi ai 7 milioni già attribuiti al Molise. Ma il presidente ha fatto notare che di quella somma, in un anno di vita, l’Agenzia regionale di Protezione civile  ha già speso  5 milioni e 200 mila.

E dunque il problema delle risorse destinate all’assistenza tecnica resta. Al momento rimane incerta la sorte dei 218 precari della Protezione Civile.  Il governatore ha annunciato che sarà compito del direttore Emidio Mastronardi fare una ricognizione per individuare le reali esigenze legate al personale. Quella che è certo è che non saranno riassunti tutti i 218 lavoratori.

L’intenzione è quella di utilizzare i 22 dipendenti delle Comunità montane, enti ormai in liquidazione, a cui andranno  ad aggiungersi altri lavoratori, individuati, con selezione interna, tra i precari dell’Agenzia regionale di Protezione civile.

Insomma, del nuovo concorso annunciato dal consigliere delegato alla Protezione Civile, Salvatore Ciocca, nessuna traccia.Non se n’è più parlato, perché, se davvero fosse stata percorsa quella strada sarebbe scoppiato un nuovo putiferio.

Toccherà al direttore Emidio Mastronardi dipanare l’intricata matassa e stabilire di quante unità lavorativa ha realmente bisogno la Protezione civile per completare la ricostruzione. Interventi che dovranno essere portati a termine entro il 31 dicembre 2018. Oltre quella data, ha chiarito il governatore, non si potrà andare. Non ci saranno ulteriori deroghe al patto di stabilità. «La priorità sarà data a chi, da undici anni attende i poter rientrare nella propria casa», ha puntualizzato Frattura che poi, tornando sulla questione dei lavoratori precari, ha ammesso. «Salvo miracoli, sarà impossibile prorogare i contratti a tutti i 218 lavoratori».

Intanto domani il presidente incontrerà i sindaci del cratere per definire la semplificazione delle procedure da seguire.

«Tutti saranno coinvolti direttamente nel completamento della ricostruzione», ha annunciato.

Ultime Notizie