Zia e nipote arrestati dai carabinieri di Campobasso. Estorsione per lui, tentata estorsione per lei i reati. Entrambi Rom, con precedenti, vivono nel capoluogo. La donna, 58 anni, è ai domiciliari, l’uomo, 51, in carcere.
A scoprirli i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, che hanno condotto le indagini diretti dalla Procura. Tutto ha avuto inizio a settembe dell’anno scorso – ha spiegato il comandante provinciale dell’Arma Roberto Petroli. Il Rom finito in manette era entrato in un negozio di prodotti caseari con parti di mozzarella in mano, dicendo che alcuni familiari si erano sentiti male mangiandone, erano in ospedale ed era preoccupato per le loro condizioni, affermava. Minacciando l’intervento del Nas aveva invitato il commerciante a concludere in modo bonario la questione, dandogli dei soldi. 2000 euro la richiesta. La zia complice, che aveva comprato le mozzarelle, era intanto in macchina.
Ma il negoziante non si è fatto abbindolare e si è subito rivolto ai carabinieri che hanno individuato l’estorsore, perchè al corrente di un fatto simile accaduto a Campobasso. Lo stesso infatti, tempo prima, aveva chiesto, con tecnica estorsiva uguale alla precedente, soldi a un altro esercente. In quel caso aveva detto che i cioccolatini comprati da lui avevano provocato un malore a un bambino che sarebbe finito in ospedale. I carabinieri hanno verificato e constatato che nessun parente dell’uomo era stato ricoverato e che la vittima dell’estorsione aveva consegnato 1oo euro. Ricostruiti i fatti dai Carabinieri, la procura ha chiesto le misure cautelari nei confronti dei due, firmate dal Gip Rinaldi. Questo l’appello dell’Arma. “Denunciate, abbiate sempre il coraggio di farlo se vi trovate in situazioni simili – ha detto Petroli – e nel caso specifico, se altri hanno subito estorsioni, lo segnalino alle forze dell’ordine o alla Procura”.



