Lo avevamo anticipato sul finire del vecchio anno quando anche a Larino quando un gruppo di attivisti per il diritto alla casa hanno richiamato l’attenzione dei media su quello che stava succedendo. In quella occasione chi scrive dichiarò, senza mezzi termini e con cognizione di causa, che in questo mese, il primo del 2014, la situazione sarebbe esplosa, e in effetti ci siamo, la storia che raccontiamo, l’ultima in ordine di tempo, riguarda una giovane coppia, disoccupati tutti e due e con due bimbe, e che per l’impossibilità di potersi permettere un affitto, hanno perso la casa, sono stati sfrattati, buttati in mezzo alla strada. Secondo voi a chi hanno chiesto aiuto? Esatto al Comune, all’amministrazione comunale, e sempre secondo voi, che risposta hanno ricevuto? Vedremo, cercheremo, ripassate il tale giorno, fino ad arrivare ad un secco “non abbiamo soluzioni per tutti”, a no? Non ci sono soluzioni, ebbene alcune soluzioni, visto che proprio non ci si arriva, le indichiamo noi, con il garbo e il rispetto che ci contraddistingue da sempre. Incontriamo la coppia a casa dei genitori di lui, “non trovo nulla – dice il marito – ho provato ovunque, dai muratori, in campagna, in qualche azienda delle piane di Larino che ormai è diventata l’ufficio di collocamento dei politici locali, ho provato a chiedere fuori dal Molise ma rischiavo di farmi mandare i soldi per poter vivere, insomma questa è la situazione, finora non ho fatto il delinquente e il vandalo, ma se non mi danno alternative sono pronto a tutto pur di dare un tetto alle mie figlie”. Una storia uguale a tante altre, simile alla stragrande maggioranza delle storie che sta scrivendo il popolo degli ultimi, dei disperati, dei senza casa, dei senza soldi, il popolo della Croce Rossa e della Caritas, insomma le storie di quei cittadini che per ceto e posizione sociale, non ce la fa, e non merita attenzione. “Io ho provato a cercare qualcosa, fare le pulizie – dice la moglie – ho cercato qualcosa come badante, voglio andare a pulire anche le scale ma purtroppo tutti dicono di no, non hanno soldi, intanto noi non sappiamo di che vivere, se non fosse per l’aiuto dei parenti”.