di ENZO DI GAETANO
Era iniziato tutto nella calma e nell’ordine, con la prevista assemblea nella sala convegni dell’hotel Europa. Poi il fuoco che covava sotto la cenere è venuto fuori e i lavoratori sono scesi in strada, prima sfilando lungo l’innesto della tangenziale, poi bloccando il traffico sulla direttrice di marcia per Campobasso. Enormi i disagi e le difficoltà per gli automobilisti, la polizia in maniera discreta e intelligente ha sorvegliato la protesta senza mai calcare la mano, ma la disperazione del lavoratori dell’Ittierre è davvero al livello di guardia. Eppure era tutto cominciato in maniera quasi troppo tranquilla. Con i sindacati che spiegavano la criticità del momento. Ma dopo i chiarimenti dei sindacati, molto contestati, a dire il vero, da numerosi lavoratori, che li hanno criticati pesantemente per la complicità prestata in passato a Bianchi, è intervenuto il sindaco Brasiello, che ha detto, vado a Campobasso, da Frattura a chiedere risposte urgenti per l’Ittierre.A quel punto i lavoratori hanno deciso di sfilare lungo la statale per bloccare il traffico in attesa dell’esito dell’incontro tra Brasiello e Frattura. Nel primo pomeriggio la svolta, Brasiello ha telefonato da Campobasso, avvertendo i manifestanti che Frattura e Scarabeo sarebbero arrivati a Isernia, disponibili ad incontrare i lavoratori in prefettura. Così è stato, dopo un lungo sit in davanti al palazzo di governo, in attesa dei rappresentanti della giunta regionale, Scarabeo e Frattura sono arrivati e c’è finamlmente stato l’incontro con i dipendenti Ittierre in prefettura, dove – alla presenza di Brasiello – Frattura ha confermato che la Regione non abbandonerà i lavoratori al loro destino ma farà di tutto per ottenere tutti gli ammortizzatori sociali necessari a garantire una transizione quanto più possibilmente serena verso un futuro che, sicuramente, non sarà più solo quello dell’Ittierre, ma anche di altre imprese che nasceranno intorno al polo tessile isernino.



