Gli escavatori hanno cominciato a lavorare di buon mattino a ridosso della strada della Bonifica, nel territorio di Venafro. In questa area – in seguito alle indagini coordinate dalla Procura e dalla Prefettura di Isernia – il magnetometro ha rilevato le anomalie più significative. Sotto terra ci sono di sicuro materiali ferrosi, ma è presto per dire se vi siano o meno sostanze radioattive o comunque pericolose. I materiali raccolti man mano saranno analizzati dagli esperti dell’Arpa, mentre le ricerche nel sottosuolo sono coordinate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha già condotto operazioni analoghe in provincia di Caserta: “In questa area (Strada Cupa, ndr) abbiamo riscontrato varie anomalie – ha detto Marco Marchetti dell’Ingv-: è come se un ipotetico camion sia venuto a scaricare sempre qui, facilitato dalla presenza della strada. Sicuramente qui sotto c’è materiale ferroso, che non dovrebbe essere presente nei terreni agricoli, ma è presto per dire se vi siano rifiuti radioattivi”. Su una mappa sono stati cerchiati altri quattro o cinque siti da analizzare, uno accanto all’altro. Nei prossimi giorni, dunque, gli sforzi della Forestale e dei Vigili del fuoco si concentreranno in questa zona. Proprio il Corpo forestale, sul posto con il comandante provinciale di Isernia Luciano Sammarone, sta operando da diverso tempo da queste parti. Le indagini – ha detto – hanno preso spunto da alcuni segnalazioni di scavi effettuati negli anni ’90. D’intesa con gli uomini della Forestale, danno il loro supporto nelle operazioni di scavo i Vigili del fuoco: sono intervenuti – ha riferito il comandante provinciale di Isernia, Valter Cirillo – con i mezzi per il movimento terra di Benevento, più adatti a operazioni del genere. All’opera anche gli uomini del Nbcr, (nucleo biologico chimico e radiologico) provenienti da Campobasso.