Un anno di cassa integrazione straordinaria per la stragrande maggioranza dei dipendenti. È questo uno dei passaggi chiave del piano industriale della Ittierre. Con la presentazione di tutta la documentazione al tribunale di Isernia – e quindi con la quantificazione degli esuberi – vengono infatti meno i presupposti per quella ordinaria. Pertanto si dovrà percorre la strada che porta alla straordinaria per crisi. La richiesta dei nuovi ammortizzatori sociali avrà decorrenza dal 13 gennaio prossimo: entro questa data, infatti, il piano concordatario dovrebbe approdare definitivamente in tribunale. La cassa integrazione straordinaria – fanno sapere dal sindacato Femca Cisl – dovrebbe riguardare 579 lavoratori a Pettoranello e altri 19 a Roccaravindola. Si sfiora quota 600, ossia la quasi totalità dei lavoratori dell’azienda. A questo punto toccherà all’assessore regionale al Lavoro Michele Petraroia convocare le parti per raggiungere l’accordo. Per il segretario provinciale del sindacato di categoria della Cisl, Francesco Di Trocchio, in questa fase “la priorità deve essere quella di mettere in sicurezza i lavoratori, ma al tempo stesso è di fondamentale importanza fare in modo che l’iter burocratico di approvazione della cassa integrazione straordinaria sia il più breve possibile, altrimenti – ha concluso – si rischia di lasciare i dipendenti della Ittierre per mesi senza alcun sostegno economico”. Solo dopo aver superato questo scoglio si comincerà a ragionare sulla newco e su un futuro che si annuncia comunque doloroso.
Ittierre, verso un anno di cassa integrazione per 600 dipendenti
