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sabato, Aprile 27, 2024

Ospedale di Venafro, parla Sorbo: “Il piano Asrem è una truffa, pronti alle barricate”

AperturaOspedale di Venafro, parla Sorbo: "Il piano Asrem è una truffa, pronti alle barricate"

Foto Venafrano.org

di Sergio Di Vincenzo

Sulla riorganizzazione del sistema sanitario regionale, durissima presa di posizione del sindaco di Venafro, Antonio Sorbo. In una suo post su Facebook bolla il piano redatto dall’Asrem come una truffa e si dice pronto alle barricate.

“Il piano aziendale dell’Asrem che azzera gli ospedali di Venafro e Larino è una truffa. Se i vertici della sanità regionale intendono attuarlo troveranno da parte nostra ogni forma di resistenza. Il diritto alla salute è troppo importante per affidarne la tutela ad una burocrazia lontana dai problemi della gente e del territorio”. Questo il commento del sindaco di Venafro, Antonio Sorbo, sul nuovo riassetto della sanità regionale. Il suo pensiero lo ha scritto chiaro e tondo sul suo profilo Facebook: “Non è un discorso campanilistico – ha aggiunto -, è un richiamo alla responsabilità della politica che prima di usare la calcolatrice deve guardare negli occhi le persone. Confido nel senso di responsabilità di chi ci amministra a livello regionale e in particolare dei rappresentanti del nostro territorio”. Il primo cittadino non intende fare sconti e le rassicurazioni ricevute dai componenti del comitato Pro Santissimo (che in mattinata hanno incontrato Percopo) lo hanno convinto fino a un certo punto: “A naso vedo questo piano troppo sbilanciato verso i privati. Noi abbiamo preso impegni con i cittadini e lotteremo fino in fondo per difendere il presidio”. Tornando al suo profilo Facebook, Sorbo posta anche un altro commento destinato ad alimentare il dibattito sul futuro della sanità regionale: “Se guardo in giro per il Molise vedo solo ospedali (pubblici) sulla carta. Quando si presenta una patologia minimamente pericolosa e particolare, si parte e si va fuori regione. Non è chiudendo gli ospedali piccoli che si risolvono i problemi della sanità molisana, ma investendo i soldi in qualità. Isernia, Termoli o Campobasso, così come sono, si possono chiamare davvero ospedali? E se sì perché per tante patologie migliaia di molisani vanno in giro per l’Italia, da Vasto a San Giovanni Rotondo, da Chieti a Roma, da Napoli a Benevento? Per la verità c’erano un paio di ospedali pubblici che attiravano pazienti da fuori regione, uno per l’ortopedia e l’altro per l’oculistica, ma vogliono chiuderli. Non basta fare i conti su numeri tra l’altro farlocchi – ha scritto ancora Sorbo – per risolvere i problemi della sanità molisana, bisogna cambiare prospettiva. Già oggi l’ospedale di Isernia ha grosse difficoltà ad assorbire l’utenza del nostro piccolo territorio (penso al pronto soccorso), questo a detrimento della sicurezza dei pazienti. La chiusura totale di Venafro avrà l’effetto di far scoppiare il Veneziale che tra l’altro ha seri e gravi problemi strutturali. Allora non sarebbe meglio fermarsi un attimo a riflettere?”

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