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martedì, Maggio 7, 2024

Larino, chiuso l’ospedale Vietri, in un documento “segreto” dell’Asrem addio agli ospedali di Larino e Venafro

AperturaLarino, chiuso l’ospedale Vietri, in un documento “segreto” dell’Asrem addio agli ospedali di Larino e Venafro

di MICHELE MIGNOGNA

In un documento dell’ASREM, il provvedimento dirigenziale n. 1455 del 23 dicembre 2013, l’ “atto di morte” degli ospedali di Larino e Venafro

Dove non è riuscito Ioro, con l’impegno e la complicità dei piccoli politici locali, piccoli per spessore, è riuscito Paolo Frattura, forzista della prima ora, passato al centro sinistra e accolto come il Messia, come colui che avrebbe salvato questa Regione dalle grinfie ioriane, ha decretato, di fatto, e insieme ai vertici dell’ASREM, “il Provvedimento Diringenziale n° 1455, piccoli borghesi in villeggiatura negli uffici sanitari regionali, padroni di centinaia di migliaia di euro l’anno, la chiusura di due ospedali importanti per il territorio di riferimento, parliamo del Vietri di Larino e del SS Rosario di Venafro. Non vogliamo ripercorrere la storia del comitato nato per la difesa dell’ospedale frentano, ma anche di quello di Venafro, è storia ormai risaputa. Quello che hanno determinato questi villeggianti della politica molisana e i piccoli burocrati della sanità avrà effetti sul territorio devastanti, soprattutto in basso Molise, dove a fronte di 110 mila abitanti circa, più i turisti del periodo estivo, ci ritroviamo oggi un solo ospedale che già da segni di cedimento, sia per i carichi di lavoro che per gli spazi da dedicare ai pazienti, con nessuna struttura privata convenzionata e con interi reparti scoperti per mancanza di personale, ecco l’augurio di buon anno fattoci dal Presidentissimo Frattura. A Larino sparisce la chirurgia, l’oculistica viene definitivamente chiusa, il tutto è contenuto in un documento dell’ASREM, che tutti hanno visto ma che nessuno ha il coraggio di tirare fuori, lo facciamo noi allegandolo all’articolo. Insomma l’ennesimo segreto di pulcinella che tanto affeziona i grandi commentatori della politica molisana, e i grandi network della comunicazione, ma che alla fine si accodano a quello che è il pensiero dominante, il documento è da giorni sui tavoli dei sindacati, dei politici e di tutti gli operatori della sanità.Parliamoci chiaro, a nessuno oggi, conviene tenere aperti gli ospedali di Larino e Venafro, al centro sinistra perchè letteralmente incapace di trovare i soldi per rientrare dal debito prodotto in anni di malagestione personale e clientelare della sanità pubblica, e non conviene al centro destra per agevolare i propri amici e gli amici degli amici della sanità privata, ma che poi hanno portato una barca di voti al centro sinistra nelle ultime elezioni, ecco cosa diventerà, nei fatti, l’ospedale Vietri di Larino: “oltre ad ospitare la sede amministrativa per le attività distrettuali – si legge nel documento dell’ASREM – sarà individuato come poliambulatorio specialistico dotato di servizi di supporto (radiologia), con piccola chirurgia ambulatoriale. Sarà inoltre sede di posti letto (20 forse ndr) per la riabilitazione (con camera iperbarica) extra ospedaliera e cure intermedie, oltre a essere sede di RSA e dell’Hospice Regionale. La struttura sarà dotata di un punto di primo soccorso a gestione diretta del personale del 118 con possibilità di osservazione breve”. Questo è quello che hanno prodotto le menti sopraffine dei politici regionali, nei fatti però abbiamo che a spartirsi i posti letto per la riabilitazione in Molise sono le strutture pubbliche, ovviamente, e private, e la ripartizione è di 88 posti letto per il pubblico e la Cattolica, e ben 136 posti letto vanno ai privati convenzionati, dove, tra le altre cose, non hanno toccato quasi nessun posto letto rispetto al passato, anzi in alcuni casi sono anche aumentati. I moduli previsti per i posti letto sono di 20 per gli ospedali di Larino e Venafro, e 60 andranno alla struttura, privata e convenzionata di Colletorto. L’Hospice però manterrà i suoi 16 posti letto con possibilità di day hospital.

Insomma non c’è che dire, un bel calcio nel culo ai cittadini di Larino e Venafro, trattati come cittadini di serie B senza la possibilità di poter accedere ai servizi basilari della sanità, forse la soluzione prospettata dal dottor Filippini a Larino potrebbe essere una soluzione, solo che nessuno ancora scioglie i dubbi su chi, come e quando deve farla.

 Provvedimento n° 254 del Direttore Generale ASREM del 23/12/2013

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