Dalla mezzanotte di domenica 9 dicembre presidiano l’uscita del casello di Termoli dell’Autostrada A 14, un iniziativa in contemporanea con il resto dell’Italia costretta a fermarsi perché – hanno ribadito i promotori – “bisogna voltare pagina”.
Sulla strada ci sono agricoltori, trasportatori, studenti, artigiani, e disoccupati: “Ci vogliono togliere pure la speranza – hanno spiegato – e noi non ce ne andiamo fino a quando questo Governo non rassegnerà le dimissioni”.
La protesta è continuata anche a Natale e nei giorni di festa, impossibile non notare al rientro nei paesi il gruppo di manifestanti, sempre più determinati, ma mai violenti.
Intanto a Pontinia, centro in provincia di Latina, si è svolta la riunione dei coordinatori nazionali del movimento ribattezzato 9 dicembre.
All’incontro, convocato da Danilo Calvani, ha partecipato tra gli altri anche Domenico Zeoli per il Molise. C’erano oltre duecento persone che hanno deciso, nell’ottica di un progetto unitario e senza disturbatori e atteggiamenti strumentali, di mettere in campo nuove e importanti strategie di protesta.
Saranno più forti e incisive perché – ha spiegato Zeoli – questo Governo si deve dimettere al più presto altrimenti continuerà a fare solo danni. Se non si ha il coraggio di ribellarsi – ha concluso – non bisogna poi lamentarsi di non aver lottato a sufficienza per il futuro dei nostri