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domenica, Aprile 28, 2024

Iorio come Berlusconi. Ricomincia da Forza Italia

AperturaIorio come Berlusconi. Ricomincia da Forza Italia

di PASQUALE DI BELLO

Assemblea fondativa della nuova Forza Italia. Davanti a circa duecentocinquanta persone, Iorio come Berlusconi galvanizza un popolo di fedelissimi e, come il Cavaliere, attende di rientrare a tempo pieno nell’agone politico.

Davanti a circa duecentocinquanta persone assiepate in un albergo del capoluogo, si è svolta l’adunata (ri)fondativa di Forza Italia. Il movimento berlusconiano rinasce anche in Molise, beneficiario di quello straordinario miracolo che è la reincarnazione, dote caratteristica di mistici, santi, gatti e politici. Dalla legge Severino alla capacità di camminare sulle acque, anche quelle più tempestose e livide, il percorso politico di Michele Iorio è indissolubilmente legato a quello di Silvio Berlusconi, due gemelli siamesi legati da un tratto comune, quello di un seguito giubilante di fedeli, disposti anche ad immolarsi pur di seguire sorte e destino del proprio leader. Chiunque, con tutto quello che è accaduto ai due siamesi, sarebbe al camposanto politico, trasformato in icona di un tempo lontano finita a far compagnia ai cipressi. Loro invece no, come Arabe Fenici risorgono dalle proprie ceneri sotto le quali, e lo dicono i fatti, covano braci ancora incandescenti.

Sta di fatto che l’ex governatore, in un sera prenatalizia, riesce nell’impresa di mettere insieme amministratori, sindaci, politici di lungo e breve corso e – questo il dato principale – soprattutto il popolo. Il suo popolo. Due centinaia e mezza di persone, di questi tempi, non sono poche. Specie considerando che Iorio è fuori da tutto: dal Palazzo e dal partito. Forza Italia sta nascendo in questi giorni e nessuno, eccetto Silvio Berlusconi, ha realmente un ruolo nella formazione tricolore. Con Iorio era presente alla convention il luttuoso Carlo Sarro, “commissario stimolatore”, come lo ha definito Iorio con un’espressione infelicissima che la decenza e il buon costume ci impongono di non commentare. Ma Sarro a parte, che ha detto un sacco di amenità (“dobbiamo valorizzare il ruolo delle donne”, “siamo contro la logica da riserva indiana delle quote rose”, “Matteo Renzi è uno che ha sempre vissuto di politica” – Sarro? Ma hai visto chi stava con te? – “Mi sento uno di questa regione”), Iorio ha dimostrato di avere ancora carisma da spendere e cartucce da sparare. Il prossimo 12 febbraio 2014, la Corte di Cassazione deciderà definitivamente sulla vicenda Bain & Co. – la cui condanna ha precluso a Iorio le porte di Palazzo Moffa – e, nel caso l’ex presidente dovesse beneficiare di un verdetto favorevole, ci sarà da divertirsi a vederlo nuovamente in azione in Consiglio regionale.

Ma staremo a vedere. Per ora va registrato il positivo esordio della nuova Forza Italia, a partire dalle presenze in sala: Nicola Cavaliere, consigliere regionale; Rosario De Matteis e Luigi Mazzuto, presidenti delle provincie di Campobasso e Isernia; Antonio Di Brino, sindaco di Termoli; l’assessore provinciale Filomena Calenda, il presidente del Consiglio comunale di Termoli Alberto Montano e il consigliere Francesco Roberti;  i Consiglieri provinciali Roberto Crema e Alberto Tramontano; i consiglieri comunali di Campobasso Marilina Niro, Maurizio Tiberio e Maria Laura Cancellario; il sindaco di Santa Croce di Magliano, Alberto Florio.

Poi c’erano anche figure tratte direttamente dalla mitologia politica, come gli esordienti Pierluigi Lepore (assessore per una settimana all’epoca del primo governo Iorio) ed Emilio Orlando, indimenticabile presidente dell’Arsiam e assessore regionale all’Ambiente, appositamente scongelato per l’occasione. Ma questa è un’altra storia. Anzi: è la solita storia. Iorio è sempre Iorio, nel bene e nel male.

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