Indagini in corso sulla rapina a mano armata da trentamila euro compiuta all’ufficio postale di Difesa Grande a Termoli.
Gli agenti del commissariato, coordinati dal dirigente Francesco Lagrasta, hanno acquisito i filmati delle telecamere a circuito chiuso piazzate all’ingresso e dentro l’agenzia di via degli Oleandri. Verifiche approfondite sulle immagini che mostrano i due rapinatori in azione per quasi venti minuti con in pugno un coltello e una pistola ma dai primi accertamenti dai video disponibili sarebbero emersi pochi particolari.
Il volto coperto da una sciarpa e da un berretto abbassato non aiuta gli inquirenti che potrebbero riascoltare anche le persone presenti – otto tra clienti e personale – per scremare quello che è stato dichiarato a caldo e poteva quindi risentire dell’emotività del momento. Dettagli per costruire un possibile identikit dei rapinatori tra i 35 e i 40 anni e dal marcato accento campano che hanno giustificato il colpo come un atto contro il sistema.
Professionisti, che sapevano come e dove agire mantenendo calma e sangue freddo, in contatto tramite un auricolare con un complice che li aspettava a bordo di un’auto lungo la strada che da un lato porta alla Statale 87 e dall’altro tra le campagne di Guglionesi.
Allertate anche le forze dell’ordine delle regioni limitrofe, probabile la fuga della banda verso la vicina Puglia.