Era il 17 dicembre del 1973 e un giovane finanziere Antonio Zara, poco più che ventenne, orignario di San Felice del Molise nel tentativo di contrastare un attentato terroristico all’aeroporto di Fiumicino venne ucciso. Un commando palestinese assaltò un aereo in partenza per Beirut causando la morte di 32 persone e per assicurarsi la fuga catturò alcuni ostaggi dirigendosi verso un altro aereo in partenza. Il finanziere Zara, che si trovava in servizio di vigilanza doganale nei pressi del velivolo, provò a intervenire, ma il gruppo denominato “Settembre nero” lo uccise barbaramente dopo averlo immobilizzato legandogli le mani dietro la schiena, con le maniche della sua stessa divisa. Sono passati 40 anni da quel giorno, Zara è stato riconosciuto vittima del terrorismo, gli è stata conferita la medaglia d’oro al valor militare e oggi nel suo paese di origine, alla presenza del Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, il generale Domenico Achille, c’è stata una cerimonia di commemorazione in suo onore. Presso il caffè letterario del Comune è stata inaugurata una mostra che ripercorre i momenti salienti della sua breve vita, con uno stand delle Poste per lo speciale annullo filatelico realizzato per l’occasione. Sono stati premiati i migliori elaborati preparati dagli alunni delle elementari in ricordo del loro concittadino Antonio Zara, un modo per promuovere nelle nuove generazioni la conoscenza non solo della storia ma anche di chi si è fatto promotore di pace e difensore della legalità. E’ seguita poi la presentazione del libro “Album di una tragedia: cronache, storie, interviste e versi” curato dai colleghi finanzieri Antonio Lanza, Attilio Urso e Francesco Petrillo e scritto in ricordo di Zara. In occasione della commemorazione il consiglio comunale di San Felice ha conferito la cittadinanza onoraria al Corpo della Guardia di Finanza.
