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giovedì, Aprile 25, 2024

Pd, costi della politica e primarie agitano il partito. E Cotugno torna sul quinto assessore

AperturaPd, costi della politica e primarie agitano il partito. E Cotugno torna sul quinto assessore

di Anna Maria Di Matteo

Il tema dei costi della politica continua a tenere banco e a provocare scontri e polemiche.  Sulle recenti dichiarazioni rilasciate a Telemolise dal deputato del Pd Leva e da Pietro Maio, che avevano invitato il presidente Frattura a ridurre i costi della politica è intervenuto il consigliere regionale di Rialzati Molise, Vincenzo Cotugno che è sulla stessa lunghezza d’onda. «Dei cinque componenti della Giunta regionale – ha precisato – il Pd ne ha tre. A questi si aggiungono un componente dell’Ufficio di Presidenza, un presidente di Commissione nonché i vertici di Finmolise, Molise Acque e Funivie Molise. Alla luce delle importanti dichiarazioni rese dai vertici del Pd molisano – ha aggiunto il consigliere – auspico che, tutti i consiglieri del Pd che rivestono incarichi, rinuncino per legge alla maggiorazione delle loro indennità e che – ha concluso – il partito ritiri uno dei suoi assessori dalla Giunta, archiviando definitivamente la questione del quinto assessore».

Intanto lo scontro sulle primarie del Pd si arricchisce di un nuovo capitolo. Il presidente della commissione congressuale del Molise, Antonio Battista, riferendosi a quanto prevede lo Statuto del partito, ha annunciato che Antonio Di Pietro, presidente onorario dell’Italia dei Valori, non potrà votare alle primarie, «perché – ha spiegato – non ha mai aderito a gruppi del Pd, non è un nostro eletto e non è un iscritto. Non possono votare dirigenti di altri partiti ed è proprio questo il caso di Di Pietro», ha chiuso Battista.

Pronta la replica del diretto interessato: «Il Pd molisano – ha dichiarato – dovrebbe dire, in modo netto e chiaro, se vuole escludere dalla votazione per le primarie persone che non gli fanno comodo, assumendosene le responsabilità ed andando così contro le stesse regole che si è dato. Tutti sanno che la scorsa estate  – ha aggiunto Di Pietro – dopo le dimissioni da presidente del partito, l’Italia dei Valori ha celebrato un regolare congresso ed ha eletto una nuova dirigenza. Attualmente non ricopro alcun incarico dirigenziale nel partito,  ma sono solo, orgogliosamente, un militante», ha concluso.

Ma intanto la polemica politica va avanti senza esclusione di colpi.

 

 

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