Rientra l’allarme a Marinelle, nella zona di Rio Vivo a Termoli, ma l’allerta resta alta così come la paura che possa accadere ancora con la prossima ondata di maltempo. Anche questa volta l’acqua è arrivata dal mare e ha invaso case e strade. Quattro famiglie evacuate, tra cui un uomo che si trovava agli arresti domiciliari e che è stato scortato dai carabinieri. Le barriere di roccia ormai erose non ce la fanno più a contenere la furia del mare in tempesta. Dopo una giornata da incubo con la protezione civile e i vigili del fuoco sul posto, alla fine l’acqua è iniziata a defluire grazie a un canale di scolo realizzato da alcune escavatrici fatte arrivare apposta dal Comune. Ma l’emergenza nella zona dove negli anni si è costruito a ridosso del mare resta altissima se non verrà deciso un intervento risolutivo. Intanto con la nuova ondata di maltempo e con il rischio allagamenti che incombe il sindaco di Termoli Antonio Di Brino è tornato a sollecitare la conclusione dell’iter per mettere in sicurezza gli argini del fiume Biferno con una lettera inviata a tutti gli enti preposti. C’è un finanziamento di 15milioni di euro che giace nei cassetti del Consorzio Industriale dal 2009, da quando cioé la Regione individuò il Cosib come ente attuatore. A distanza di quattro anni è ancora tutto fermo con il rischio anche di perdere il finanziamento concesso dal Ministero dell’Ambiente. La messa in sicurezza del Biferno – spiega Di Brino – è urgente non solo per l’incolumità delle persone ma anche per la riduzione della capacità di attrazione del nucleo industriale verso nuovi insediamenti produttivi. “Eventuali danni derivanti da eventi calamitosi – ha dichiarato Di Brino – saranno da addebitare a responsabilità dei soggetti inadempienti e in un eventuale processo il Comune si costituirà parte civile”.
Rientra l’allarme a Marinelle: intanto Di Brino chiede messa in sicurezza del Biferno
