Una riforma attesa da anni e della quale hanno deciso di occuparsi i consiglieri regionali di centrodestra che hanno presentato la proposta di legge di riordino, dettata, dicono, da una scelta politica. «Una scelta politica capace di consentire iniziative per programmare uno sviluppo territoriale sostenibile – spiegano i promotori dell’iniziativa legislativa – La situazione economica generale segna la necessità di avviare e portare a termine un processo di riassetto industriale nel Molise – precisano i consiglieri – ridimensionando la struttura dei consorzi industriali esistenti, quelli di Isernia-Venafro, Campobasso Bojano e Termoli, in favore della creazione di un unico Consorzio per lo sviluppo produttivo del Molise , strumento idoneo a rispondere in termini di adeguatezza al territorio regionale. Il nuovo istituto, è stato pensato come uno strumento con la finalità di favorire la vocazione di impresa della realtà consortile, per promuovere nuove iniziative industriali oppure sostenere la permanenza di quelle già esistenti. L’obiettivo da perseguire – aggiungono – è quello di voler dunque concentrare le forze in un unico consorzio così da non disperderle sul territorio in più organismi, dando così seguito ad una unità di intenti che contempli interventi infrastrutturali ed industriali di seconda generazione, nei campi dell’innovazione, dell’ambiente e della valorizzazione del capitale sociale ed umano.
Solo in questa maniera potrà essere avviato un sistema di programmazione partecipata, così da programmare un congiunto sviluppo del territorio regionale e perseguimento di obiettivi industriali, commerciali e di servizi, tali da raggiungere finalità di interesse sia pubblico che economico.
Un’azione – aggiungono i consiglieri regionali – che dovrà essere territorialmente partecipata, con gli indirizzi, dettati dalla Regione, volti alla creazione, al consolidamento ed allo sviluppo delle attività produttive; scopo da raggiungere con la creazione presso l’Assessorato regionale alle attività produttive del “Nucleo per il coordinamento della politica economica”, che dovrà definire gli indirizzi attuativi, le aree territoriali idonee, predisporre progetti di ricerca ed innovazione e definire direttive generali per lo sviluppo delle infrastrutture. Da parte sua il Co. svi. mo. stato pensato come un ente pubblico economico di piena autonomia amministrativa, organizzativa ed economico-finanziaria che provvede alla realizzazione e gestione delle opere e degli impianti, alla redazione dei piani degli insediamenti nelle aree produttive e alla riscossione dei corrispettivi dovuti dai soggetti insediati nelle aree. Una riforma che crediamo necessaria – concludono i consiglieri – per avviare il processo di ripresa dello sviluppo e di conseguenza dell’economia molisana”, concludono gli esponenti del centrodestra.