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mercoledì, Settembre 17, 2025

Allarme rifiuti tossici in Molise, riunione della Terza Commissione

AttualitàAllarme rifiuti tossici in Molise, riunione della Terza Commissione

La Terza Commissione consiliare  ha affrontato, con una seduta monotematica allargata anche ai consiglieri componenti della IV Commissione, l’allarmante vicenda che riguarda i presunti interramenti e sversamenti di rifiuti tossici nel territorio molisano. Hanno partecipato alla riunione anche l’assessore regionale all’Ambiente, Vittorio Facciolla, il direttore generale per la Salute, Antonio Lastoria e il dottor Mauro Di Muzio del Servizio Prevenzione della Direzione generale della Salute. Nel corso della seduta si è proceduto ad una attenta disamina delle situazioni “note” che riguardano l’area della provincia di Isernia, l’hinterland venafrano e la zona del Matese. Territori questi che, com’è noto, sono espressamente citati dal pentito Carmine Schiavone come aree di sversamento di rifiuti di provenienza illecita. «L’attenzione su questa parte del nostro Molise – ha dichiarato il presidente della Commissione, Salvatore Ciocca – era e resta alta, come confermano le azioni messe in campo in maniera sinergica dalle Prefetture, dalle Procure,  dalle forze dell’ordine e dalla Regione Molise che stanno monitorando, prima di tutto, quelle aree. Lo conferma del resto anche la presenza a Venafro dell’onorevole Antonio Di Pietro che lunedì incontrerà il sindaco Sorbo assieme al presidente della Regione Paolo Frattura, incontro al quale parteciperò nella doppia veste di presidente della III Commissione consiliare competente per materie e di consigliere delegato alla Protezione Civile. L’attenzione si è focalizzata anche sul territorio della provincia di Campobasso, teatro negli ultimi anni di numerosi e inquietanti episodi, datati e tutti noti – ha aggiunto il consigliere –   Fusti tossici rinvenuti nel 2003 a Campomarino, nelle immediate vicinanze di terreni coltivati a grano, in contrada Arcora; i rifiuti radioattivi ancora “custoditi” nel centro storico di Castelmauro e oggetto solo qualche giorno fa di una ulteriore e approfondita verifica posta in essere proprio dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile; le vicende del Nucleo Industriale di Termoli che solo qualche anno fa allarmarono le comunità che insistono su quell’area e che sono ancora oggetto di casi giudiziari. Fra i siti che necessitano di ulteriori verifiche, a mio parere, anche i pozzi utilizzati dall’Agip e dalla Montedison, negli anni Ottanta, per le reimmissioni nel sottosuolo di fluidi associati alla produzione di idrocarburi liquidi”.  Nel corso della seduta, durata circa 2 ore,  l’assessore Facciolla ha relazionato circa le azioni promosse dalla Regione Molise che, con immediatezza,  ha messo a disposizione il proprio know-how, le strutture subregionali, quelle tecniche, le professionalità operanti al suo interno, per fornire ogni supporto necessario alla completa disamina delle vicende che vedrebbero coinvolto il Molise. «All’assessore – ha concluso Ciocca – abbiamo chiesto di essere costantemente aggiornati sia sugli esiti delle riunioni della task force, fin dalla prossima che si terrà il 21 novembre , sia delle azioni integrate Governo-Regioni che dovranno interessare anche il Molise, assieme a tutte le altre “chiamate in causa” dalle dichiarazioni di Carmine Schiavone”.

 

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