Si avvicina per 106 indagati il giorno dell’udienza preliminare dell’inchiesta Black Hole, che a distanza di sette anni dal blitz che decapitò i vertici dell’Asl del Basso Molise, dovranno comparire davanti al Gup del tribunale di Bari, dove tutto il maxi processo è stato spostato già dal 2009 per competenza territoriale. Due i filoni d’indagini confluiti in un unico imponente fascicolo: il primo che coinvolge medici, imprenditori, e la ginecologa Patrizia De Palma la quale, secondo gli inquirenti, insieme al marito Remo Di Giandomenico era l’artefice di un giro d’affari collegato a una gestione clientelare e privatistica dell’ospedale San Timoteo. I capi di imputazione vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla corruzzione, alla concussione, e c’è anche l’aborto clandestino. Il secondo filone è quello che coinvolge nel 2007 appartenenti alle forze dell’ordine. Finì in carcere il colonnello dei carabinieri Maurizio Coppola, ma anche agenti di polizia giudiziaria accusati di aver ostacolato l’inchiesta e di aver tenuto informati gli amici sulle indagini della Procura. 110 i reati contestati, per molti dei quali però, a distanza di sette anni, incombe il rischio prescrizione. Soprattutto per Black Hole Uno, dove già la maggior parte dei reati è prescritta. Restano in piedi il peculato, la concussione e l’estorsione. Si preannuncia, dunque, un’udienza preliminare infuocata.
Black Hole: si avvicina l’udienza preliminare e anche la prescrizione
