Alcuni particolari rivelati dal pentito Carmine Schiavone nell’intervista alle Iene gettano ombre ancora più inquietanti sulla vicenda dei rifiuti sotterrati nei campi. Sotto i terreni non solo gli scarti – comunque nocivi – provenienti dalle industrie, ma anche quelli di origine nucleare. Il boss ha detto di aver messo al corrente la Commissione parlamentare sulle ecomafie e di aver indicato i luoghi, ma nessuno è intervenuto per tutelare la salute dei cittadini, a quanto pare per mancanza di soldi. Intanto proprio in seguito alle dichiarazioni di Schiavone – che nell’audizione del ’97 fece esplicito riferimento ai rifiuti sotterrati anche nei campi terreni dell’Isernino – oggi in Prefettura si è riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. All’incontro convocato dal prefetto Piritore hanno partecipato il questore, i comandanti provinciali dei carabinieri, della finanza, della forestale, dei vigili del fuoco, della polizia stradale e il responsabile della polizia provinciale. Si è deciso di ripartire dalle vecchie segnalazioni. Sotto esame anche le cave e le discariche.
Intanto anche la Procura distrettuale antimafia di Campobasso ha avviato una serie di attività investigative di verifica per avere riscontro certo rispetto alle dichiarazioni del pentito di camorra Schiavone. Le indagini saranno rafforzate ulteriormente con l’attivazione di un coordinamento tra le Procure di Campobasso ed Isernia per individuare le aree del Molise nelle quali sarebbero stati sversati i rfiuti tossici.
E l’ordine dei geologi esprime preoccupazione per lo stato del nostro territorio e epr gli eventuali rischi sulla salute dei cittadini. 2L’eventuale contaminazione del suolo – dicono gli esperti – è valutabile solo conoscendo le componenti geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche del territorio”.