di Giovanni di Tota
Non è la prima volta che accade su quel tratto di statale. Quattro, cinque curve in sequenza. Un saliscendi che sembra un videogame, ma che invece è una strada vera e quando piove, le foglie e la patina di fango che si crea sull’asfalto diventano un mix micidiale.
Bivio di Toro, passato da qualche chilometro, la strada che da Campobasso porta in Puglia fiancheggia la collina. Qui la Fiat Punto guidata da Antonio Ciutaio, 29 anni procedeva verso Campobasso. Il camion in direzione opposta, incrociato in piena curva. Forse, ma la dinamica è ancora tutta da accertare, la Punto è uscita fuori traiettoria. Ha sfilato la motrice ma si è infilata nello spazio tra queste due ruote, una delle quali ha schiacciato la parte anteriore dell’auto, scoppiando.
Vano il tentativo dell’autista del Tir, illeso, che ha cercato di accostare il camion il più possibile sulla destra, attaccandolo in pratica al guard rail.
Il muso della Fiat, nell’urto si è sbriciolato, lasciando sull’asfalto una scia di pezzi. L’impatto con il tir è avvenuto proprio dal lato guida. Alcuni automobilisti hanno cercato di soccorrere il giovane foggiano, agonizzante, praticandogli anche il massaggio cardiaco, prima che sul luogo dell’accaduto arrivassero i soccorsi della Croce Verde. Tutto inutile. Pochi minuti dopo il giovane non respirava già più.
La fondovalle del Tappino è rimasta interrotta per più di un’ora. Vigili del fuoco e carabinieri hanno lavorato per rimuovere i mezzi e regolare il traffico. Quella di stasera è l’ennesima vittima di un elenco che sta diventando troppo lungo su un tratto di statale ad altissima percentuale di rischio.
