Duemila e quattrocento operai impegnati lungo le linee dei motori e dei cambi. In tanti, stando a quanto comunicato dalla direzione aziendale della Fiat, a partire da oggi rimarranno a casa fino al ponte di Ognissanti. Una settimana, dunque di cassa integrazione, per quasi tutto lo stabilimento a causa della contrazione del mercato. Solo qualcuno verrà richiamato per la manutenzione ordinaria. I giorni di riposo forzato ormai sono sempre più frequenti e incidono sulla busta paga e sui budget a disposizione delle famiglie. Almeno otto, ogni mese, sono i giorni di cig che spettano ai dipendenti della Powertrain. C’è preoccupazione in azienda e stando alle notizie che arrivano dal sindacato non c’è niente di buono all’orizzonte in considerazione del possibile aumento di ricorso alla cassa integrazione fino alla fine dell’anno. Continua così il momento difficile che sta vivendo la fabbrica di contrada Rivolta del Re, e che secondo i sindacati sta comunque messa meglio di altri impianti del gruppo grazie alla produzione dei motori 8 valvove e 16 valvole che danno un po’ di respiro. “Purtroppo la situazione è difficile – spiega Antonio Di Pardo della Uil – Se non c’è una ripresa e soprattutto se non investiranno in nuovi prodotti e in nuovi modelli le cose non miglioreranno” ha aggiunto. Sono anni che a Termoli la Fiat non investe in innovazione e sono anni che i sindacati chiedono un impegno per il rilancio del sito molisano. Da qui la richiesta anche per far ripartire il piano di Fabbrica Italia, fermo dopo l’investimento a Pomigliano.
Fiat: una settimana di cig per tutto lo stabilimento
