L’indulto e l’aministia non risolvono il problema della giustizia e del sovraffollamento delle carceri. E’ la posizione espressa dal segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Aldo Di Giacomo, secondo il quale servono riforme strutturali, tra cui la depenalizzazione. “Dal 1970 ad oggi – ha dichiarato – tra aminstie ed indutli, uno ogni tre anni, il risultato è stato che dopo ogni atto di clemenza è sempre aumentata la popolazione detenuta e oggi siamo al massimo storico”. Un sistema, quello della giustizia, che secondo Di Giacomo è ormai al collasso, con oltre nove milioni di processi pendenti e 180 mila prescrizioni l’anno. “Ritengo sia giunta l’ora di mettere mano in modo serio e coraggioso ad un problema che fa del nostro Paese uno Stato incivile”, ha aggiunto il sindacalista che ha anche denunciato le condizioni in cui si trovano a lavorare gli agenti di polizia penitenziaria. “Continuerò la mia battaglia fino a quando il problema non sarà risolto”, ha chiuso Aldo Di Giacomo.
