Peggiora di giorno in giorno la situazione dei fornitori della Ittierre. Dopo il congelamento dei crediti pregressi a seguito della richiesta di concordato preventivo, speravano almeno di poter incassare i soldi per la merce prodotto nelle ultime settimane. Invece anche stavolta – dicono – alle promesse non sono seguiti i fatti. Tutto fermo in magazzino. Non s’è visto nessuno, né sono stati recapitati assegni. Oggi i creditori dell’azienda di Pettoranello, provenienti anche da fuori regione, si sono incontrati in un locale ai piedi del santuario di Castelpetroso per studiare, anche insieme a un pool di legali, nuove strategie che permettano di incassare ciò che spetta loro e quindi salvare le proprie aziende. La situazione è critica e molti rischiano di chiudere: “E a differenza dei dipendneti non abbiamo nemmeno gli ammortizzatori sociali. É necessario fare fronte comune, è fondamentale che le istituzioni intervengano concretamente”, dicono alcuni di loro. Il problema dei pagamenti riguarda anche i trasportatori: “Purtroppo – dice uno di loro – è un film già visto. Non è la prima volta che lavoriamo con un’azienda molisana e ci ritroviamo in queste condizioni. Purtroppo i nostri mezzi sono attrezzati per operare solo nel settore abbigliamento, non possono essere impiegati per altri trasporti”.
Ittierre, nuova beffa per i fornitori
