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sabato, Settembre 20, 2025

Sindacati in piazza per fermare le morti dei profughi nel Mediterraneo

QDSindacati in piazza per fermare le morti dei profughi nel Mediterraneo

La tragedia di Lampedusa ha lasciato una ferita profonda in tutti, un senso di vuoto. Ora è necessario fare qualcosa di concreto per fermare le stragi nel Mediterraneo. Creare un piano efficace di accoglienza, istituire cordoni umanitari per i profughi in fuga dalle guerre, riformare la normativa sull’immigrazione dotando l’Italia di una legge organica in materia di asilo, contrastare la tratta degli esseri umani. Sono alcune delle richieste che Cgil, Cisl e Uil porteranno in piazza, in tutta Italia, domani, confrontandosi con cittadini associazioni sul senso del valore della solidarietà e accoglienza. Giornata di mobilitazione anche a Campobasso, dalle 10, in Piazza Prefettura. “Affinchè non si verifichi più quello che è accaduto a Lampedusa, perchè gli immigrati che fuggono da guerre e privazioni, sono esseri umani che hanno il diritto di essere tutelati” ha detto Tonino Colozza della Cisl.
Sindacati uniti perchè la solidarietà è un valore essenziale e universale, hanno sottolineato. “Questo non può tenerci disuniti – ha spiegato Mauro Sasso, Uil – il sindacato è con i lavoratori, le famiglie, i pensionati e con gli immigrati per tutelarne i diritti se scelgono questo suolo per vivere e lavorare”.
I sindacati sono d’accordo nel fare del villaggio provvisorio di San Guliano di Puglia un centro di accoglienza temporanea per chi fugge dalla guerra. “San Giuliano può diventare una struttura con i requisiti adatti – ha detto invece Sandro Del Fattore, Cgil – quello che serve, per garantire tutele, è fare una legge sull’immigrazione che possa definirsi tale, che non neghi i diritti”.

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