di Tonino Danese
Dal centrodestra non vuole uscire, ma i rapporti con il sindaco Di Bartolomeo, anche lui del Pdl, non sono dei migliori e vanno avanti a colpi di dichiarazioni non certo al miele. Salvatore Colagiovanni, capogruppo del partito in consiglio comunale a Campobasso, ha affermato di non essere uno yesman e se una cosa non gli sta bene la dice e non per cercare voti, come lo ha accusato il sindaco.
“Io mi candido, l’ho annunciato e non posso appoggiare un altro candidato né firmare un documento che lo appoggi” ha detto.
Lo strappo tra Colagiovanni e il sindaco, infatti, si è evidenziato in questi giorni quando lui non ha appunto firmato l’appoggio a Di Bartolomeo nella sua ricandidatura alle prossime elezioni.
Colagiovanni resta nel Pdl? “Nella maggioranza ha risposto”. Sì ma dentro o fuori il Pdl. “E’ da vedere, una candidatura di coalizione deve essere appoggiata da più partiti” ha continuato.
Sindaco vicesindaco avevano invitato Colagiovanni a leggere le carte prima di parlare e puntualizzare su alcuni argomenti, come la decisione della Giunta di non far più svolgere la manifestazione “Campobasso in fiera” al Romagnoli. “Al sindaco dico: ma in questi quattro anni sapeva che la fiera si sarebbe dovurta svolgere in alcuni periodi soltanto? I problemi evidenziati, non erano già noti quando è stata firmata la convenzione? Chi è che cerca voti, allora” ha puntualizzato Colagiovanni.
Lo stesso aveva poi denunciato lo stato della struttura in Contrada Foce, la Focetta e ha ribadito il concetto controreplicando al sindaco. “Anch’io, essendo consigliere provinciale, ho sollecitato la concessione dell’agibilità. Non è questo il punto, ma cosa è stato fatto in questi mesi. L’area non è nello stato migliore e chi la prenderebbe in gestione così” Si è chiesto Colagiovanni. Sui due argomenti in questioone, presentere mozioni affinchè vengano discusse in aula, in consiglio comunale.
