In quasi undici anni il villaggio di Bonefro è diventato il simbolo della provvisorietà del post terremoto. Oggi venti famiglie, in gran parte sono anziani, vivono ancora nelle casette di legno tra mille disagi, altri, non hanno più rivisto una casa vera. Per gli sfollati ci sono anche le spese da pagare, come le bollette della luce, solo in parte rimborsate e presto si dovrà affrontare l’inverno. A due km dal paese, nella zona industriale mai decollata, sono state realizzate anche le scuole, ancora per alcuni mesi le lezioni si svolgeranno tra le pareti di legno. Ora al danno si aggiunge anche la beffa perché verrà interrotto il servizio navetta che trasporta gli sfollati e gli alunni dal paese al villaggio provvisorio. Da aprile 2012, termine dello stato di criticità, la normativa non prevede più fondi per pagare questo tipo di servizio. Intanto, si sono accumulati circa centomila euro di fatture non saldate alla società di autolinee. Una situazione inaccettabile, denuncia il sindaco di Bonefro, Giuseppe Montagano.”Saranno proprio i più deboli, gli anziani – ha affermato – a patire le conseguenze di questo provvedimento. Non è possibile tutto questo per chi aspetta di rientrare in una casa ricostruita dopo tutti questi anni per ritardi di certo non imputabili al sottoscritto”. Disagi su disagi che ora hanno spinto il sindaco a rivolgere un ultimo appello alla Regione, in caso contrario alunni e anziani resteranno a piedi con tutte le conseguenze del caso. Il presidente Frattura, i consiglieri Nagni e Ciocca, tutti gli esponenti facciano qualcosa per la nostra comunità” ha concluso Giuseppe Montagano.