di Anna Maria Di Matteo
Il blocco dei prezzi fino al 31 dicembre rappresenta l’unico strumento per arginare le conseguenze, gravissime su consumatori e commercianti, dell’aumento dell’Iva al 22 per cento. Il Condacons scende in campo e rivolge un appello accorato a tutte le organizzazioni dei commercianti del Molise e della grande distribuzione. Per l’associazione dei consumatori, la maggiore aliquota peserà sui bilanci già in rosso, delle famiglie molisane. Rincari che, secondo le stime del Codacons, salgono a 209 euro annui per una famiglia di tre persone, a 279 per un nucleo composto da quattro persone, fino ad un massimo di 379 euro per una famiglia di 5 persone. Una vera e propria stangata a cui vanno ad aggiungersi le maggiori spese legate all’aumento dei prezzi dei prodotti trasportati. Una situazione che inevitabilmente si ripercuoterà sui consumi, destinati a scendere ulteriormente del 3 per cento. «Per il settore del commercio, già stremato dalla crisi economica in atto, sarà una vera ecatombe», è l’allarme del Codacons. Almeno per una volta consumatori e commercianti sono sulla stessa barca, una barca che rischia di affondare se non sarà introdotto un correttivo. Ed il correttivo può essere il blocco dei prezzi che potrebbe annullare gli effetti dirompenti che l’Iva al 22 % avrà sui consumi, «e il mondo del commercio – conclude l’associazione dei consumatori – eviterà la strage dei piccoli negozi, destinati a scomparire per effetto del calo degli acquisti da parte dei cittadini».
