Dopo Termoli jet ancora un rinvio per difetto di notifica al tribunale di Campobasso. a saltare questa volta l’udienza preliminare per lo Zuccherificio del Molise, procedimento nel quale sono coinvolte 16 persone accusate a vario titolo per reati che vanno dall’aggiotaggio all’abuso d’ufficio al riciclaggio alla truffa e al falso con pene previste sino a 12 anni di reclusione.
Coinvolti nella vicenda nomi della politica, dell’imprenditoria e funzionari regionali tra cui michele Iorio, Gianfranco Vitagliano, Domenico Porfido, Gabriele La Palombara, Luigi e Franco Tesi, Remo Perna ed Elvio Carugno.
L’indagine condotta dal pubblico ministero Fabio Papa della procura di Campobasso, ricostruisce la la complessa vicenda che ha portato l’imprenditore Remo Perna a subentrare di fatto nella quota privata dello zuccherificio del Molise, precedentemente nella mani della famiglia Tesi. Un’operazione che dalla compravendita delle azioni ai successivi interventi regionali e’ costata ai contribuenti circa 50milioni di euro.
Per dirla alla Bartali, e’ tutto sbagliato e tutto da rifare. L’udienza preliminare e’ stata rinviata al prossimo 25 novembre, complice anche l’impedimento del Gup, il giudice Gianpiero Scarlato, impegnato nei lavori del consiglio giudiziario.
Quella sullo Zuccherificio del Molise e’ un’altra importante indagine condotta dal pm Papa e tesa a far luce sui misteriosi intrecci che negli anni scorsi – secondo la procura – hanno visto coinvolta la regione Molise in concorso con imprenditori d’assalto e disinvolti funzionari regionali.
Un’indagine, anche questa, che come quella per il termoli jet rischia di saltare a colpi di notifiche sbagliate, nonostante gli sforzi del pubblico ministero e della polizia giudiziaria.