Pena dimezzata in Appello per Andrea Pasquini, il procuratore sportivo accusato di aver compiuto violenza sessuale su alcuni minori a Miranda. I giudici di secondo grado di Campobasso nel primo pomeriggio di oggi gli hanno inflitto una condanna a 4 anni di reclusione (lo scorso anno il Tribunale di Isernia lo aveva invece condannato a 7 anni e 8 mesi). Pasquini, originario di Arezzo, non era presente in aula perché ancora detenuto in Moldavia per dei reati analoghi. Il suo avvocato, Franco Mastronardi, aveva fatto leva proprio su questo aspetto per chiedere un rinvio del processo d’Appello, chiedendo di attendere il rientro in Italia dell’imputato per consentirgli di essere presente e di difendersi, ma i giudici dopo una breve camera di consiglio hanno respinto l’istanza per la «mancanza della prova del legittimo impedimento». Nessun documento ufficiale infatti era stato prodotto dalla difesa per testimoniare l’attuale stato di detenzione fuori dai confini italiani. Dopo il verdetto Mastronardi ha espresso soddisfazione per la riduzione della pena, ma ha preannunciato comunque ricorso in Cassazione perché a Pasquini non è stato consentito di essere presente al processo: «C’è stata a mio giudizio – ha sottolineato – una violazione del diritto di difesa che è sancito dalla Costituzione».
I fatti in questione risalgono al 2006 quando Pasquini lavorava in una casa famiglia del piccolo centro della provincia di Isernia come tesoriere. E’ qui che secondo l’accusa abusò di quattro minori (oggi tutti maggiorenni) ospiti della struttura. Fu arrestato nel 2007 e una volta tornato in libertà (ha sempre respinto le accuse sostenendo di essere stato incastrato) si recò in Moldavia. Qui la storia si è ripetuta: nel 2010 infatti è stato nuovamente arrestato sempre con l’accusa di aver compiuto abusi sessuali su minori.