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giovedì, Aprile 25, 2024

Indennità. Il parametro non è il decreto Monti ma la disperazione della gente

AperturaIndennità. Il parametro non è il decreto Monti ma la disperazione della gente

In una lettera “consegnata” al direttore di Telemolise e del Giornale del Molise, Manuela Petescia, ma diretta al governatore, Paolo Frattura, e al Consiglio regionale, c’è tutta la rabbia e la disperazione che vivono i cittadini molisani, tartassati da imposte e tasse da un lato e dall’altro costretti ad assistere impotenti alla sceneggiata delle indennità ai consiglieri regionali. A scrivere è una signora di 78 anni da Termoli che dice, rivolta a tutti i consiglieri regionali: “La Politica è servizio, non interesse, arricchimento personale. Avete perso un’occasione unica”.

La lettera che segue queste brevi note, è un testo che per limpidezza e umanità esprime in maniera esemplare la rabbia, mista a disperazione, a cui è giunto il popolo molisano dinanzi alla raccapricciante vicenda delle indennità (auto)attribuitesi dai Consiglieri regionali.

Alcune settima fa fu proprio il Giornale del Molise a lanciare un “sondaggio” tra lorsignori, chiedendo quali tra i consiglieri regionali fossero disponibili (visto che la legge lo permette) ad abbassarsi l’indennità sino alla soglia massima, omnicomprensiva, di cinquemila euro. Sapete quante risposte sono giunte? Zero! Eppure lorsignori ci leggono, a giudicare dai malmostosi strali che seguono puntualmente ogni nostra riflessione che stona a Palazzo.

Vediamo se la lettera di B.I., queste le iniziali della signora settantottenne che scrive da Termoli al governatore Frattura e a tutto il Consiglio regionale, meriterà una risposta. Continuiamo a sentire, da settimane, la trita litania delle indennità “al di sotto dei massimi imposti dal decreto Monti”. E’ una giaculatoria, un ritornello che non vorremmo più sentire, perché il parametro da considerare, quello vero, non è il decreto Monti ma la disperazione della gente, quella che campa con ottocento euro, già finiti alla seconda settimana del mese.

PDB

Al Signor governatore ed a tutto il Consiglio regionale di Campobasso.

Per voi è sempre tempo di abbondanza, di vacche grasse; per noi, invece, è sempre tempo di sacrifici, carestia e vacche magre.

E’ giustizia questa? Senza giustizia non c’è PACE ha detto il Papa qualche anno fa e continua a gridarlo papa Francesco. Se volete recuperare un minimo di credibilità in questo povero popolo molisano che amministrate e di cui, SOLO A PAROLE, vi fate paladini … MEDITATE! e AGITE! Di conseguenza – La Politica è servizio, NON interesse, arricchimento personale. Avete perso un’occasione unica.

Lei, presidente Frattura, si è preoccupato di giustificare il tetto massimo degli stipendi dei consiglieri perché altrimenti nei confronti di quelli delle altre Regioni sarebbero stati svantaggiati! Quanta sensibilità interessata (scandalosa, che grida vendetta al cospetto di Dio per le contraddizioni in cui viviamo) SOLO per le tasche dei consiglieri regionali.

Peccato, però, è stato cieco, sordo, non ha voluto pensare che con l’aumento delle tasse (già più alte che nelle altre Regioni) che ad essere ancor più svantaggiati sono stati i poveri molisani. E così “oltre al danno la beffa”. Evidentemente Lei è il governatore del Consiglio Regionale e NON dei molisani.

Non meritiamo, non vogliamo una CASTA avida di stipendi d’oro, di privilegi verso se stessa e vampiro verso il popolo amministrato. Questo agire allontana sempre più il popolo dalla politica.

AMARE RIFLESSIONI SULLA CASTA REGIONALE di una cittadina del popolo molisano tradito e sempre più tartassato”.

Lettera firmata

B.I (Termoli)

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