di Maddalena Iannitti
Mi piace iniziare con questo antico canto la mia riflessione sul pomeriggio di intensa spiritualità vissuto nella nostra comunità parrocchiale di San Martino in Pensilis. Il Rosario più grande del mondo, che per iniziativa della sezione nazionale dell’Unitalsi sta facendo il giro del Molise, oggi ha fatto tappa nella nostra comunità .Una folla immensa: bambini, ragazzi, giovani, uomini e donne, anziani, malati, autorità , associazioni gruppi e movimenti hanno fatto da corona alla Grande Corona del Rosario arrivata a San Martino . Un corteo umano tra canti e preghiere si è snodato lungo la via principale del paese fino alla chiesa parrocchiale per continuare la recita del Santo rosario e la celebrazione eucaristica. “Fondamentale il ruolo della corona del rosario nella storia nostra personale e in quella delle nostre famiglie, quella corona di rose che viene posta ai piedi della Vergine ogni volta che si recita il rosario” – le parole di Mons Leo Boccardi durante l’omelia. E’ così! Scorrere i grani della corona del rosario, eleva l’anima al Cielo, alla Trinità, tramite la materna intercessione di Maria Santissima. Ave o Maria, il saluto dell’Angelo alla fanciulla che Dio ha designato come la Creatura capace di ospitare il Re dei re, il Salvatore dell’intera Umanità che ha indicato il percorso della Salvezza. Consapevoli che la preghiera, la partecipazione all’Eucarestia sono per ciascun credente la spinta per uscire dal cenacolo e partire per essere missionari del nostro tempo abbiamo concluso questo straordinario evento di grazia rimettendoci in cammino, e chiedendo a Maria donna dell’azione, di aiutarci affinché le nostre mani e i nostri piedi si muovano ‘in fretta’ verso gli altri, per portare la carità e l’amore del suo Figlio Gesù, per portare, nel mondo la luce del Vangelo.
