Al termine di lunghe e complesse indagini, il pubblico ministero del tribunale di Isernia, Marco Gaeta, ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque persone, tra medici e paramedici. Il reato ipotizzato nei confronti degli imputati è quello di omicidio colposo. Il Gup Roberta D’Onofrio ha fissato l’udienza preliminare per il 28 novembre prossimo. La storia è quella del piccolo Marco, morto durante il parto al Veneziale di Isernia. La tragedia colpì una giovane coppia di Rocchetta a Volturno. Era il 14 giugno del 2011. Alcune complicazioni causarono il decesso del bimbo che stava venendo al mondo. Il padre – assistito dagli avvocati Francesco D’Orsi e Marco Pontarelli – decise di rivolgersi alla Squadra mobile, che su delega della Procura isernina avviò le indagini. “La donna aveva chiesto di essere sottoposta a parto cesareo”, riferirono i due legali, ma evidentemente si preferì procedere diversamente. Per chiarire tutti i dubbi di questa vicenda, gli uomini della Questura acquisirono la cartella clinica e raccolsero alcune testimonianze. Ma soprattutto fu disposta l’autopsia. Nella relazione tecnica consegnata nei mesi scorsi dal medico legale Lucia Broccoli si parlerebbe di “sofferenza asfittica durante il parto”. Ma ora parola passa al Giudice per le udienze preliminari: sarà lui a decidere se i cinque imputati dovranno essere processati, oppure se il caso dovrà essere archiviato. Il responsabile del reparto – che intervenne in un secondo momento per tentare di evitare la tragedia – parlò di un “evento raro e imprevedibile”: la distocia di spalla. Il bimbo rimase cioè incastrato con le spalle nella delicata fase dell’espulsione. Le persone coinvolte nell’inchiesta hanno sempre detto di aver fatto tutto il possibile per evitare quella morte e di essere comunque fiduciose sull’esito di questo iter giudiziario.
Bimbo morto al Veneziale di Isernia, chiesto il rinvio a giudizio per cinque imputati
