Il comitato sindacale autonomo dei dipendenti precari dell’Agenzia regionale di Protezione Civile ha confermato la professionalità e l’impegno che Riccardo Tamburro ha manifestato durante il periodo a capo della struttura, ma nel contempo ha voluto, attraverso una nota, fare alcune precisazioni e integrazioni a quanto detto nella conferenza stampa per ufficializzare il nuovo responsabile Alberta De Lisio. In particolare, il comitato si è soffermato sui 218 tecnici assunti con concorso per tre anni, per la ricostruzione post terremoto, evidenziando che, in Agenzia e nei Comuni, hanno collaborato a redigere le schede necessarie per la documentazione degli accordi di programma quadro propedeutici a ottenere i finanziamenti Cipe. A molti dipendenti – si legge ancora nella nota – sono state revocate le ferie di agosto per completare il lavoro nei tempi stabiliti. E questo – ha spiegato il comitato sindacale autonomo – si è verificato perché gli uffici regionali preposti hanno comunicato in ritardo e con una serie di controindicazioni, le notizie necessarie.” Sempre il comitato ha rimarcato che i 218 tecnici, hanno svolto il proprio lavoro nella gestione della attività di ricostruzione con sacrificio, usando anche i computer personali. L’Agenzia – ha aggiunto – ha in forza 265 dipendenti che costano 7 milioni di euro circa all’anno, mentre i 218 tecnici hanno un costo di 4,9 milioni annui e la loro copertura finanziaria per tre anni è stata stabilita nel rispetto della legge regionale che istituisce la stessa Agenzia di Protezione Civile, la quale prevede una riserva del 4% sui 346 milioni di euro promessi dal Cipe. Percentuale – ha precisato il comitato sindacale dei precari dell’Agenzia – riservata solo per pagare le competenze dei dipendenti e non per altro e – ha sottolineato ancora – una parte di quel personale assunto per la ricostruzione è impegnata anche per mansioni e attività specifiche della Protezione Civile. Ferma restando la competenza della Giunta nelle scelte – ha concluso il comitato – non è emersa chiaramente la proposta per salvaguardare i diritti e la dignità di tutti i dipendenti e loro famiglie.




