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sabato, Dicembre 27, 2025

Spese dei Gruppi consiliari regionali, ripartono gli interrogatori

AperturaSpese dei Gruppi consiliari regionali, ripartono gli interrogatori

di Giovanni di Tota

Non tutti riescono a celare l’imbarazzo. Fatto è che, nella maggior parte, i consiglieri chiamati nell’ufficio del sostituto procuratore si trovano a dover rispondere ad una domanda comune: che c’entra il gruppo consiliare con il pranzo o la cena il cui conto è stato pagato con i soldi detinati all’attività politica.Con il rientro del pubblico ministero in città, è ripresa anche la processione dei consiglieri a palazzo di Giustizia. Per lo più indagati con l’ipotesi di peculato, devono giustificare le spese sostenute dai gruppi di appartenenza per il periodo intercorso tra il 2007 e il 2011. Una montagna di carte, acquisite dalla Guardia di Finanza, tra le quali è saltato fuori di tutto. Il lavoro di setaccio che sta svolgendo il pm D’Angelo prevede l’eventuale collaborazione degli stessi indagati, ai quali la procura chiede di integrare documenti e spiegazioni, in mancanza di una normativa che in questi anni avrebbe dovuto regolamentare le attività finanziarie dei gruppi. Sono in molti i consiglieri che hanno già depositato atti e memorie, mentre qualcuno si è avvalso della facoltà di non rispondere. Segno evidente che le posizioni degli indagati non sono tutte uguali, sia per ruolo, i capigruppo hanno responsabilità più ampie, sia per singoli comportamenti.C’è chi ha registrato e archiviato, pagato contributi ai collaboratori assunti in modo regolare, chi invece ha sguazzato nel pantano con la convinzione di poter fare il proprio comodo. E’ lo spartiacque dell’inchiesta, nella quale ci sono ancora esponenti di vertice delle istituzioni locali, che ora è arrivata al bivio. Da un lato c’è chi riuscirà a dimostrare di aver agito in modo corretto, o comunque collegando le spese all’attività politica; dall’altro chi ha spiegato la sprecopoli con la autocertificazioni, altro passaggio contestasto dalla procura, senza badare tanto per il sottile.  E’ evidente chi è a rischio rinvio a giudizio. Davanti alla porta del pm, la fila è ancora lunga.

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