di Tonino Danese
Il fermo pesca nell’Adriatico durante l’estate ha causato danni ai pescatori e al settore in generale. A dirlo a chiare lettere è stata la Confesercenti, in un incontro che i suoi rappresentanti hanno avuto con gli assessori regionali Petraroia e Scarabeo. Per l’organizzazione il fatto che non si possa offrire pesce fresco nel periodo di maggior presenza di turisti in Molise indebolisce l’intera filiera, “la quale – ha continuato – proprio nei giorni di Ferragosto, potrebbe respirare e riprendersi dalla crisi”. Nella riunione è emerso che le imprese molisane che vendono al dettaglio pesce fresco dell’Adriatico potranno presentare alla Regione una richiesta di contributo per fronteggiare le ripercussioni negative del fermo biologico.
Per il 2012, come aiuti de minimis, 30mila gli euro a disposizione. Per ogni istanza ammessa alle agevolazioni, concessi al massimo 3mila euro, fino ad esaurimento fondi. Nel caso in cui, in base alle domande pervenute, i finanziamenti non fossero sufficienti – è quanto fanno sapere dalla Regione – si farà una ripartizione proporzionale tra tutte le richieste ammesse.
L’assessore Michele Petraroia è consapevole della scarsità delle risorse, “ma – ha evidenziato – ci impegniamo a offrire un piccolo sostegno per le spese vive sostenute dagli operatori commerciali nei mesi di fermo. Un aiuto modesto – ha detto ancora – che rappresenta una prima risposta concreta alle sollecitazioni del settore pesca”.Petraroia ha concluso assicurando che l’intera Giunta si impegna a trovare soluzioni più vantaggiose per lo stanziamento di risorse per la predisposizione del bando per il 2013. Pescatori e indotto, intanto, prendono atto, ma non mollano la presa.
