di Anna Maria Di Matteo
Per i contribuenti di Campobasso l’amministrazione comunale sta confezionando il regalo di fine anno che porta il nome di Tares.
La nuova tassa, che comprende il pagamento dei servizi per i rifiuti, la pubblica illuminazione e le strade, è stata introdotta lo scorso primo gennaio, ma solo a fine luglio il Consiglio comunale ha approvato l’importo delle nuove tariffe ed il numero delle rate da pagare.
Partiamo dalle tariffe: ci saranno in media aumenti del 30% per le utenze private, e veri e propri salassi per particolari tipologie di esercizi commerciali come le pescherie, i parrucchieri, i fiorai, le pizzerie.
In questi casi i rincari superano il 180%. Ma si prevedono anche risparmi per altre attività, come le banche che producono un solo tipo di rifiuti, ossia la carta.
Per quanto riguarda le rate, sono state fissate tre scadenze, con conguaglio a fine anno. L’importo della rata finale tuttavia dovrà essere ancora definito, subito dopo l’approvazione del bilancio e del regolamento, che dovrebbero approdare in Consiglio comunale per i primi giorni di settembre. In quella sede l’opposizione è già pronta a dare battaglia.
Il consigliere del Pd, Antonio Battista contesta le modalità con le quali la maggioranza ha fissato le tariffe e il numero delle rate.
«E’ il frutto del mancato avvio della raccolta differenziata dei rifiuti – ha commentato – se fosse partita ad inizio legislatura sicuramente la situazione, oggi sarebbe diversa».
La raccolta differenziata dei rifiuti in realtà sta per partire, anche se in forma ridotta e rivolta, per il momento alle sole attività commerciali del centro murattiano. Ma l’assessore Nicola Cefaratti ha annunciato che presto l’intera città sarà raggiunta dal nuovo servizio.
