Il nostro si sa è un paese in cui le leggi, se possono essere aggirate si fa molto volentieri, cosa di per sé già molto antipatica, maquando a non rispettare una legge fatta da un’Istituzione, in questo caso la Regione Molise, è l’istituzione stessa, la cosa diventa insopportabile. La storia ce la raccontano le famiglie che ancora vivono nel villaggio provvisorio di Bonefro, sorto subito dopo il sisma, o il terremotino com’è stato definito da più parti, che ha colpito il Molise nel 2002, ebbene, per dare un riparo alle famiglie che avevano le case inagibili, o in parte distrutte, il Governo di allora, con l’ineffabile Berlusconi a capo, personaggio che delle leggi non è mai importato un fico secco, realizzarono delle casette in legno, per modo di dire, e vi furono portate queste famiglie che si sono dovute adattare agli spazi angusti, e soprattutto, fatto non secondario, si sono dovute abituare a fare tutto, ma proprio tutto, con l’energia elettrica, che fino a quando c’era lo stato d’emergenza era a carico della struttura commissariale, guidata dall’altro ineffabile politico locale che risponde al nome di Michele Iorio. I problemi però sono sorti quando nel 2008, il Governo nazionale decise che era ora di dire basta al fiume di soldi che arrivava in Molise, e con pochi risultati pratici, tra le altre cose, da questo momento le famiglie che vivono nei prefabbricati, non solo a Bonefro, perché nessuno se ne ricorda, ma ci sono famiglie nei prefabbricati a Santa Croce di Magliano, Colletorto e Castellino del Biferno, e sicuramente sfugge anche qualche altro comune, si sono ritrovate a far fronte a questa spesa da soli, nella totale indifferenza generale. Di che cifre parliamo? Di bollette che arrivano anche a mille euro ogni due mesi, comunque mai sotto i settecento, perché appunto, in quelle casette tutto funziona a corrente, e soprattutto d’inverno che in queste zone è particolarmente duro, le bollette sono al limite dell’infarto.