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giovedì, Marzo 28, 2024

Bonefro, nel villaggio provvisorio da tre anni non arriva il contributo per l’energia elettrica, famiglie allo stremo

EvidenzaBonefro, nel villaggio provvisorio da tre anni non arriva il contributo per l’energia elettrica, famiglie allo stremo

Michele Mignogna

Il nostro si sa è un paese in cui le leggi, se possono essere aggirate si fa molto volentieri, cosa di per sé già molto antipatica, maquando a non rispettare una legge fatta da un’Istituzione, in questo caso la Regione Molise, è l’istituzione stessa, la cosa diventa insopportabile. La storia ce la raccontano le famiglie che ancora vivono nel villaggio provvisorio di Bonefro, sorto subito dopo il sisma, o il terremotino com’è stato definito da più parti, che ha colpito il Molise nel 2002, ebbene, per dare un riparo alle famiglie che avevano le case inagibili, o in parte distrutte, il Governo di allora, con l’ineffabile Berlusconi a capo, personaggio che delle leggi non è mai importato un fico secco, realizzarono delle casette in legno, per modo di dire, e vi furono portate queste famiglie che si sono dovute adattare agli spazi angusti, e soprattutto, fatto non secondario, si sono dovute abituare a fare tutto, ma proprio tutto, con l’energia elettrica, che fino a quando c’era lo stato d’emergenza era a carico della struttura commissariale, guidata dall’altro ineffabile politico locale che risponde al nome di Michele Iorio. I problemi però sono sorti quando nel 2008, il Governo nazionale decise che era ora di dire basta al fiume di soldi che arrivava in Molise, e con pochi risultati pratici, tra le altre cose, da questo momento le famiglie che vivono nei prefabbricati, non solo a Bonefro, perché nessuno se ne ricorda, ma ci sono famiglie nei prefabbricati a Santa Croce di Magliano, Colletorto e Castellino del Biferno, e sicuramente sfugge anche qualche altro comune, si sono ritrovate a far fronte a questa spesa da soli, nella totale indifferenza generale. Di che cifre parliamo? Di bollette che arrivano anche a mille euro ogni due mesi, comunque mai sotto i settecento, perché appunto, in quelle casette tutto funziona a corrente, e soprattutto d’inverno che in queste zone è particolarmente duro, le bollette sono al limite dell’infarto.

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